Se una probabile truffa ci arriva per posta elettronica si può segnalarla via e-mail alla polizia. Le principali truffe telematiche, come opportunità di affari e franchising, offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale o anche false promesse di rimuovere informazioni negative per l’ottenimento di crediti, tipo la cancellazione del proprio nome da black list, arrivano ormai anche online e il tentativo di truffa inizia spesso con una email.

E’ bene dunque salvare la mail sospetta in questione, e girarla alla polizia postale che ha un indirizzo di posta elettronica in ogni città capoluogo di regione. ”La segnalazione è sempre possibile, mentre la denuncia di un reato deve essere sempre fatta di persona, davanti a un ufficiale di polizia giudiziaria” precisa il commissario capo Sergio Russo, responsabile del Compartimento Polizia Postale dell’Emilia Romagna.

Conosciuta per gli interventi contro la pedofilia online, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, nata con la legge di riforma della Polizia del 1981, puo’ svolgere indagini ‘sotto copertura’ e nel ’96 e’ nato il Nucleo operativo di Polizia delle Telecomunicazioni, professionisti impegnati nell’attivita’ di contrasto di crimini del settore delle telecomunicazioni. Nel 1998 e’ stato poi istituito il Servizio di Polizia postale e delle Comunicazioni. Ma la ”risoluzione dei problemi legati alla sicurezza non puo’ essere affidata in via esclusiva agli organi investigativi: e’ necessario che tutte le parti sociali contribuiscano a creare una cultura della sicurezza che consenta uno sviluppo armonico delle nuove tecnologie al fine di consentirne un uso diffuso nel rispetto della legalita”’, afferma il direttore centrale Alessandro Pansa, e nel volumetto distribuito al Compa di Bologna si trovano dei suggerimenti utili per tutti.