L’Alta Velocità per pochi, i ritardi e i disagi per molti. I pendolari, che sono il 90 % degli utenti del treno, sanno bene cosa significa utilizzare il treno tutti i giorni. Dal 13 dicembre, quando partiranno i primi treni superveloci sulla linea Bologna-Milano, le loro condizioni di viaggio diventeranno ancora più pesanti.


In attesa della stazione dedicata, che a quanto pare non sarà pronta prima del 2011, nel nodo bolognese gli Etr avranno la precedenza sui treni regionali e sugli Intercity. Questo allungherà i tempi di percorrenza e sommerà ai disagi “ordinari” quelli causati dall’impiego dei binari 1 e 3 per arrivo e partenza dei convogli superveloci.
E anche quando la nuova stazione sarà pronta non andrà meglio. Sulle spalle dei pendolari verrà pian piano scaricata l’endemica mancanza di risorse che l’Alta Velocità contribuirà ad acuire. Dato che si è scelto di investire sull’AV, e che da sola essa non si mantiene, inevitabilmente gli investimenti su treni regionali e interregionali languiranno. E non investendo più, i convogli già vecchi invecchieranno ulteriormente senza essere sostituiti, i danneggiamenti e le disfunzioni saranno sempre più frequenti.
Tutto ciò, duole dirlo, era noto da tempo. Chi ha plaudito all’Alta Velocità doveva saperlo, chi ha firmato un accordo che non dava alcuna garanzia sul completamento del nodo bolognese doveva immaginarlo. Eppure qualcuno si accorge dei pendolari solo ora. Come il presidente della commissione regionale Ambiente Giancarlo Muzzarelli che minaccia di sdraiarsi sui binari. Noi questo stato di cose lo prefiguriamo da tempo e per questa ragione abbiamo chiesto che il servizio ferroviario metropolitano e le linee dei pendolari avessero la precedenza sull’Alta Velocità. Non tutti, purtroppo, quando era il momento giusto per minacciare gesti eclatanti e per alzare la voce hanno avuto la nostra stessa preoccupazione.

Daniela Guerra
Capogruppo Verdi per la pace Regione Emilia-Romagna