Riformismo, da Camillo Prampolini ad oggi, è una delle parole chiave della politica europea, tra opposizioni viscerali, convergenze nominali, difficoltà di concretizzazione o realizzazioni che segnano la nostra quotidianità e il nostro futuro.

Da oggi a sabato 13 dicembre, storici, giornalisti e politici sono chiamati – nell’ambito del convegno Il riformismo tra due secoli. Da Camillo Prampolini al terzo millennio – al confronto su questo tema che ancora permea il dibattito politico e sociale attuale. In primo piano, il modello prampoliniano, le sue diverse eredità, le possibili traduzioni contemporanee; sullo sfondo due fine secolo, di Otto e Novecento, due processi di trasformazione e le risposte politiche che si sono proposte.
Il convegno è la prima iniziativa del Comitato nazionale per la valorizzazione della figura di Camillo Prampolini a 150 anni dalla nascita (l’anniversario sarà nel 2009), insediato a Reggio, città natale di Prampolini, lo scorso 2 aprile, con la presidenza onoraria di Giuliano Amato; presidente il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio; vicepresidente Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio; segretario e tesoriere, il presidente di Legacoop, Ildo Cigarini.

L’evento è stato presentato nei giorni scorsi nel Municipio di Reggio, dallo stesso sindaco Graziano Delrio alla presenza dell’assessore provinciale Alfredo Gennari (delegato dalla presidente Masini), del direttore dl Legacoop Reggio Emilia, Mauro Degola, di Mirco Carrattieri in rappresentanza del Comitato scientifico e organizzativo, e di Maurizio Fesanti, direttore d’Area del Comune di Reggio e responsabile della Biblioteca civica ‘Panizzi’.
“Riformismo e cooperazione – aveva dichiarato Delrio – sono due leve di primaria importanza, oggi come nel tempo di Camillo Prampolini, per governare grandi transizioni o periodi di crisi sociale ed economica. Soprattutto qui è l’attualità, anche per chi amministra la ‘cosa pubblica’, di un convegno come quello che Reggio ospiterà nei prossimi giorni. Dalla storia si impara, se la si ascolta, e questa è un’ottima opportunità, dato il prestigio dei relatori e degli interlocutori, la presenza di politici e giornalisti, le tematiche declinate sul piano dell’analisi storico-politica e, nella seconda parte, dell’attualità.
Possiamo certo dire che Prampolini con il suo pensiero e il suo fare impresa, è modello per il Paese e per l’Europa, per affrontare le crisi più importanti con uno spirito forte e solidale come quello cooperativo”.

Il programma del convegno – stabilito dal Comitato scientifico del Comitato di cui fanno parte Fulvio Cammarano, Maurizio Degl’Innocenti, Guido Formigoni, Alberto Melloni, Paolo Pombeni – prevede, nell’Aula Magna dell’Università (sede ex caserma Zucchi di viale Allegri, Reggio Emilia):

Giovedì 11, dalle ore 15, dopo il saluto delle autorità, la prima sessione di lavori:
Il passaggio politico fra Otto e Novecento. Le grandi sfide ideologiche
Intervengono Maurizio Degl’Innocenti (Università di Siena)
Camillo Prampolini e il socialismo del suo tempo
Fulvio Cammarano (Università di Bologna):
Il vecchio mondo è caduto, il nuovo non è sorto. Liberalismo e democrazia nella crisi del costituzionalismo classico
Alberto Melloni (Università di Modena e Reggio Emilia): Il paesaggio religioso dell’Italia prampoliniana.
Presiede e coordina: Giulio Anselmi, direttore de La Stampa.
A seguire: presentazione del sito Camillo Prampolini

Venerdì 12, ore 9.30-13, Seconda sessione: Uno sguardo europeo sulla crisi
Eugenio Biagini (Cambridge University):
Radicali, laburisti, socialisti e destra radicalenella crisi tra i due secoli
Fabrice D’Almeida (Institut d’histoire du temps présent) Francia: una crisi senza caos
Roberto Balzani (Università di Bologna)
Il caso italiano.
Presiede e coordina: Gianni Riotta, direttore del Tg1.
ore 14.30-18, Terza Sessione: Sulla via delle riforme
Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia):
La ricetta della cooperazione
Paolo Pombeni (Università di Bologna):
Il ritorno della “body politics”. Partiti, sindacati, associazioni
Guido Formigoni (Istituto Universitario di Lingue Moderne): Pace o guerra tra le nazioni? Il problema delle relazioni internazionali.
Presiede e coordina: Antonio Polito, direttore de Il Riformista
A seguire:
Riunione del Comitato nazionale per la valorizzazione della figura di Camillo Prampolini

Sabato 13, ore 9.30-13, Tavola Rotonda finale: Un altro passaggio di secolo, un’altra sfida per il riformismo? Ideologie e forze politiche nel XXI Secolo
Giuliano Amato, Enrique Baron Crespo, Giorgio Ruffolo.
Presiede e coordina: Paolo Pombeni

Il Comitato nazionale per la valorizzazione della figura di Camillo Prampolini è promosso dal Comune di Reggio Emilia, dalla Provincia di Reggio Emilia e da Legacoop Reggio Emilia. E’ stato istituito con Decreto Ministeriale del 20 marzo 2008. Si è insediato a Reggio Emilia il 2 aprile 2008, nella Sala del Tricolore. Ne fanno parte i principali enti amministrativi, cooperativi e culturali della provincia, insieme a quelli di Bologna e Milano; nonché numerose personalità di rilievo.