Domenica 23 novembre i cittadini di Argelato hanno bocciato, con un referendum, il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, anche se i
risultati durante i mesi di sperimentazione erano stati positivi (passando dal 48 al 78%). Su questo tema nella seduta del Consiglio provinciale di ieri sono stati proposti due ordini del giorno.

Quello presentato da Pd, Prc, Pdci, Verdi e
Sd, che è stato approvato con 20 voti a favore (Pd, Prc, Pdci, Verdi e Sd) e 7 contrari (Fi-Pdl, An-Pdl), ritiene indispensabile che la Pubblica
amministrazione persegua in ogni livello istituzionale gli obiettivi prioritari di riduzione riuso e riciclaggio rifiuti che attraverso il
metodo della raccolta porta a porta permettono di raggiungere i migliori risultati come dimostrato anche da molte esperienze a livello europeo.
Il documento sostiene quindi l’azione dell’Amministrazione comunale di Argelato e del sindaco perché si continuino a promuovere interventi e progetti per l’affermazione della raccolta differenziata. Nel documento si invitano anche l’assessorato all’Ambiente e la Giunta provinciale ad assumere ogni provvedimento utile per supportare una riconversione del
sistema di raccolta ad Argelato che, pur nel rispetto della volontà popolare, non porti ad un arretramento rispetto ai risultati lusinghieri
fino ad ora conseguiti.

Sullo stesso argomento è stato respinto l’altro ordine del giorno presentato dai Gruppi di minoranza (Fi-Pdl, An-Pdl) in cui si auspicava che nella predisposizione del Piano provinciale dei rifiuti si tenesse conto di quanto emerso dal referendum e che si cercassero sistemi diversi per realizzare l’obiettivo condiviso della raccolta differenziata.