- Assegnati i riconoscimenti a dieci anni dalla scomparsa di un amministratore con una visione aperta e partecipata della rigenerazione urbana
- Premi per 10.500 euro a studenti, laureati e dottori di ricerca per la valorizzazione di elaborati, tesi e dottorati di ricerca
- I premiati: un progetto per connettere il Policlinico con la comunità, un nuovo approccio urbanistico inclusivo per l’uso dei bacini di laminazione sul Santerno e un piano per rendere Bologna più resiliente al climate change
Bologna, 16 dicembre 2024 — Sono stati assegnati, nel corso di una cerimonia pubblica nella sede della Fondazione Ivano Barberini, i riconoscimenti del premio Giacomo Venturi.
Il premio promosso da Legacoop Bologna e Istituto Nazionale di Urbanistica – sezione Emilia-Romagna, con il patrocinio di Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, è giunto alla quinta edizione. Il Premio Venturi è nato per rendere omaggio alla memoria di un amministratore impegnato sui temi dell’urbanistica sostenibile nell’area metropolitana bolognese, e per diffondere tra studenti universitari, neolaureati e dottori di ricerca la cultura della rigenerazione urbana per costruire città resilienti nella direzione dell’agenda ONU 2030.
Il premio, nella categoria studenti, è stato assegnato all’elaborato “Un progetto per l’ospedale Sant’Orsola“, una proposta che ha l’obiettivo di qualificare l’accessibilità degli spazi migliorando sia la relazione tra pazienti, personale sanitario e visitatori sia la connessione con la comunità locale, promuovendo senso di appartenenza e di inclusione sociale. Una vera e propria trasformazione urbana capace di consolidare i legami tra le persone e l’ospedale.
Il riconoscimento – premio di 2mila euro e iscrizione gratuita all’INU per un biennio – è stato assegnato a Domenico Rubino, Caterina Brighetti, Caterina Provveduto, Giorgia Manni, Lorenzo Seghi e Pamela Tartarelli.
Nella categoria neolaureati, il premio di 3.500 euro e la pubblicazione di una sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni, sono andati alla tesi magistrale “Water paradox: counter-project for a detention basin along the Santerno river in a post-extractive landscape“, di Maria Giulia Arbizzi e Gaia Castellucci.
La proposta progettuale, che vede come caso studio il fiume Santerno, è stata premiata dalla giuria perché integra aspetti ingegneristici con quelli ecologici, agronomici, botanici e sociali, nell’ambito dell’architettura del paesaggio in una logica di rigenerazione territoriale. Le alluvioni che hanno interessato l’Emilia–Romagna evidenziano l’urgenza di una gestione idraulica attraverso l’utilizzo delle casse di espansione nei bacini fluviali, che dovranno sempre più relazionarsi con l’ambiente urbano ed essere fruibili in modo innovativo per la comunità.
Per la categoria dottori di ricerca, il premio di 5mila euro e la pubblicazione della sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni, sono stati assegnati alla tesi di dottorato “Greening the city: an ecosystem-based framework to support planning towards urban sustainability and resilience” di Claudia De Luca. La tesi – si legge nelle motivazioni – “è stata apprezzata per aver proposto un tema rilevante per il territorio metropolitano, prefigurando nuovi modelli di governance e di valorizzazione degli spazi verdi urbani tenendo in considerazione non solo l’aumento della resilienza urbana ma anche principi di giustizia spaziale”.
Partendo dai casi studio di Bologna e Barcellona l’elaborato punta a fornire strumenti pratici ai decision makers per prendere decisioni coerenti su temi attuali di pianificazione urbana, come la rigenerazione, l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico e il contenimento dell’uso del suolo in una logica eco-sistemica.
“Siamo molto contenti per la qualità e l’attualità di tutti gli elaborati candidati al Premio, che evidenziano un grande fermento attorno al tema della rigenerazione urbana nella Città metropolitana di Bologna – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Il lavoro della Giuria è stato molto approfondito e intenso e ha premiato proposte che cercano di dare traiettorie innovative e coerenti con gli obiettivi di sostenibilità. Rigenerare un luogo di cura così fondamentale e particolare come il Policlinico Sant’Orsola, costruire un ecosistema blu e green che renda la città di Bologna più resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici, approcciare con una modalità innovativa la realizzazione delle casse di espansione per fare fronte agli eventi alluvionali, sono tutte sfide cogenti per il tessuto economico e sociale della nostra comunità alle quali, grazie a giovani talenti, cerchiamo di tracciare risposte concrete”.
All’evento di premiazione hanno partecipato Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, Simone Gamberini, presidente di Legacoop, Raffaele Laudani, assessore all’urbanistica del Comune di Bologna, Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, e l’architetto Mario Cucinella, Architect & Founder di MCA – Mario Cucinella Architects, che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Empatia creativa”. Al concorso hanno partecipato studenti e laureati delle università italiane che hanno frequentato a partire dall’anno accademico 2020-2021, e i dottori di ricerca che hanno ottenuto il titolo a partire da gennaio 2020.
“Giacomo Venturi rappresenta un esempio virtuoso di politica locale, un amministratore capace, con visione, coraggioso di sperimentare e innovare per costruire un futuro migliore per le cittadini e le cittadine della città metropolitana di Bologna – sottolinea Simone Gamberini, presidente di Legacoop – Questo premio non è solo un omaggio alla sua persona ma un modo di intendere la rigenerazione urbana. Come Legacoop portiamo avanti una idea interdisciplinare e integrata di tale processo, democratica e partecipata dalle comunità, innovativa e resiliente, capace di giustizia sociale e spaziale. Iniziative come queste che si nutrono del contributo di giovani studenti, laureati e ricercatori ci restituiscono visioni che guardano avanti. Questa lungimiranza è il migliore ricordo di Giacomo”.
BIOGRAFIA DI GIACOMO VENTURI
Nato a Bologna il 31 dicembre del 1968.
Nel 1990 eletto consigliere nel Consiglio Comunale di Zola Predosa e, dal 1995 al 2004, per due mandati consecutivi è stato sindaco di quel Comune.
La sua attività istituzionale si è concentrata prevalentemente sui settori della pianificazione territoriale, dell’urbanistica, della rigenerazione e riqualificazione urbana, della sostenibilità ambientale e delle infrastrutture di servizio per la comunità e a rinnovare le sedi e le forme della partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni istituzionali.
Nel giugno 2004 è stato il più votato alle elezioni per il Consiglio provinciale di Bologna.
Dopo le elezioni amministrative del 2004 è stato nominato assessore alla Pianificazione territoriale, all’Urbanistica, ai Trasporti, alle Politiche abitative e al Progetto Appennino nella Giunta dell’Amministrazione provinciale di Bologna. Dal giugno 2006 è stato nominato anche Vicepresidente della Provincia di Bologna.
È prematuramente scomparso il 4 ottobre 2014.