In via Garibaldi a Calderara di Reno sta nascendo un nuovo spazio di comunità e di aggregazione per tutte le età. Si chiama Verderara e ieri, 12 dicembre, la fase progettuale ha avuto la sua conclusione con un momento di festa e la restituzione alla comunità calderarese e all’Amministrazione Comunale di un lavoro durato circa sei mesi. Si tratta di una iniziativa promossa da Piazza Grande Società Cooperativa Sociale con l’adesione del Comune di Calderara, realizzata con la collaborazione di Pop House, l’housing sociale di via Garibaldi, e finanziata con circa 15 mila euro grazie al sostegno della legge regionale 15 del 2018: una coprogettazione “in loco”, aperta a tutta la cittadinanza, ha pian piano dato vita a qualcosa di innovativo e, soprattutto, fortemente partecipato.
«È stata una scommessa – ha detto durante il momento di festa il Sindaco Giampiero Falzone, presente insieme agli assessori Clelia Bordenga e Simone Cappelletti -, dall’esito per nulla scontato, ma penso che i percorsi partecipati veri si facciano così. Lo abbiamo fatto così in modo da leggere i bisogni, ascoltare la comunità e aiutarla a progettarsi: perché il nostro compito è ascoltare le persone e trovare i finanziamenti che facciano atterrare i progetti, ma come devono essere i luoghi lo sa solo chi ci vive. Sarebbe stato più facile decidere noi come Amministrazione cosa fare e come farlo, ma si sarebbe perso il valore del coinvolgimento. Qui non si trattava solo di progettare un parco, ma di far vivere un non-luogo, e questo non è stato facile ma il risultato è evidente. Grazie a tutti gli attori coinvolti, dai nostri uffici a Piazza Grande che ha creduto in questo progetto, non solo in quello del parco ma in generale in Pop House, sin dall’inizio. Ora sta a noi trasformare queste bellissime idee in realtà».
Il progetto è nato e cresciuto con l’obiettivo di coinvolgere cittadine e cittadini nell’ideazione comune dell’area verde di via Garibaldi 2, 9200 metri quadrati nel retro dei blocchi di edilizia sociale e popolare. La storia del complesso residenziale è nota, oltre 40 anni tra isolamento, difficoltà e infine rigenerazione: i primi sono stati i blocchi 1 e 2, mentre il 4, il 5 e il 6 sono stati demoliti e trasformati in area verde. Nel 2019 il blocco 3 è stato ristrutturato con la successiva assegnazione di appartamenti a un gestore sociale tramite gara pubblica. Proprio qui nel 2022 è stata lanciata Pop House, il progetto di social housing, nato dalla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Calderara di Reno e cooperativa sociale Piazza Grande, che coinvolge la comunità di abitanti alla partecipazione attiva. L’idea di Verderara nasce quindi, partendo dal successo della coprogettazione del blocco 3, con l’idea primaria di coinvolgere gli abitanti dei blocchi 1 e 2 e successivamente di tutta Calderara.
Il processo partecipativo è stato dunque in grado di proporre la riqualificazione dell’area verde e la connessione tra le comunità che abitano i vari blocchi. Dopo la fase di studio e mappatura della popolazione e del contesto, è entrata in gioco la comunità di via Garibaldi: giochi, momenti di festa, workshop e assemblee, svolti con modalità inclusive e innovative a partire dallo scorso giugno, hanno permesso di dar vita al progetto che ieri il gruppo di lavoro ha consegnato nelle mani del Sindaco Giampiero Falzone. L’area, grande come un campo da calcio, vedrà spazi per tutti: aree gioco, zone per il relax e lo studio, spazi per gli animali. La soddisfazione della presidentessa della Cooperativa Piazza Grande Ilaria Avoni: «Festeggiamo l’approdo del percorso di Verderara, che per noi rappresenta la tappa di un impegno più ampio che condividiamo con la Regione, il Comune di Calderara di Reno e con le persone con quelli lavoriamo tutti i giorni, che ci vede alle prese ormai da anni con una sfida che parla di urbanistica, di casa, ma anche della costruzione di occasioni in cui una comunità può assumere potere rispetto al proprio contesto di riferimento. Come già sperimentato con il progetto di social housing Pop House, nella “ricetta” di Calderara di Reno c’è un’idea di edilizia pubblica nuova, solidale, mutualistica, in grado di generare impatti positivi importanti. E oggi quell’idea realizza concretamente un altro passo avanti, nuovo e, ne siamo certe, pieno di belle sorprese».