SLA, con il nuovo anno è in arrivo un miglioramento per pazienti e caregiver. L’ambulatorio del Santa Maria Nuova dedicato ai malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica avrà in dotazione un emogasanalizzatore portatile (EGA). I malati cui vengono effettuati prelievi durante le visite non dovranno più attendere a lungo per l’esito degli esami ematochimici in arrivo dal laboratorio. Gli esami saranno effettuati ed analizzati seduta stante nell’ambito della visita.
L’EGA é uno strumento fondamentale per la gestione di questo tipo di pazienti che periodicamente devono recarsi a controllare i parametri vitali nello spazio a loro dedicato ai Poliambulatori del Santa Maria Nuova e che ora, grazie a questa acquisizione, potranno vedere accorciato il tempo di attesa e ottenere i risultati subito dopo l’effettuazione degli esami e nell’ambito delle visite.
L’emogasanalisi arteriosa (EGA) è un prelievo di sangue che permette di quantificare in modo accurato i valori dei gas ematici disciolti nel sangue (ossigeno, anidride carbonica) oltre ad altri valori di esami ematochimici che consentono di valutare la presenza di insufficienza respiratoria. Nei pazienti affetti da SLA si è rivelato essere un esame indispensabile, le principali linee guide in materia raccomandano infatti, che in presenza di accumulo eccessivo di anidride carbonica nel sangue o di sintomi respiratori o in presenza di determinati valori funzionali, è indicato eseguire la ventilazione meccanica non invasiva che è in grado di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita dei pazienti oltre a ridurne il declino motorio.
Nell’ambulatorio della Fisiopatologia respiratoria collocato ai Poliambulatori sono visti i pazienti a un primo stadio di SLA, dove oltre alla visita pneumologica e ad altri esami funzionali come la spirometria o la saturimetria notturna, si esegue sempre un’emogasanalisi arteriosa. Accorciare i tempi di sviluppo dell’emogasanalisi rappresenta un vantaggio per l’attendibilità del risultato stesso dell’esame oltre che per i ridotti tempi d’attesa per questi pazienti fragili e per i famigliari. Lo strumento, oltre che per questa prima fase di diagnosi, grazie alla sua manovrabilità, potrà essere utilizzato nell’ambulatorio SLA condiviso tra la Pneumologia e la Neurologia, di cui sono referenti la pneumologa Gloria Montanari e la neurologa Elena Canali. Qui, dei 50 in carico complessivamente nel territorio reggiano, ogni mese vengono visitati una decina di persone affette da SLA già in ventilazione meccanica non invasiva e anche per questi pazienti in stadio più avanzato della malattia l’EGA arteriosa è fondamentale per determinare le ore di ventilazione e valutare la necessità di un’eventuale tracheotomia.
Lo strumento sarà utile oltre che per pazienti affetti da patologie neuromuscolari, anche per quelli con insufficienza respiratoria cronica in ossigenoterapia domiciliare a lungo termine.
A breve è in programma un corso di formazione per il personale sanitario. Con il nuovo anno si potrà essere operativi.