Realizzare progetti e interventi a sostegno di giovani e adolescenti; prevenire forme di disagio e contrastare fragilità di diverso tipo che possono talvolta sfociare in episodi di microcriminalità; al tempo stesso, offrire nuove opportunità, culturali, sociali, aggregative e di partecipazione.

Modena ha a cuore i suoi giovani e da loro vuole partire per una città più inclusiva, sicura e aperta al futuro. Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha dato il via al Tavolo di coordinamento e confronto interassessoriale che sarà esteso a Istituzioni, mondo della scuola, soggetti del terzo settore, associazioni e organizzazioni di volontariato, per avviare un confronto quanto più ampio e completo. L’obiettivo è costruire un percorso condiviso che conduca entro il 2025 agli Stati generali su giovani e adolescenza.
L’iniziativa ha preso il via con un confronto trasversale a diversi settori dell’amministrazione comunale, che ha visto partecipare gli assessori a Cultura, Sport e Politiche giovanili Andrea Bortolamasi, a Politiche educative e Rapporto con l’Università Federica Venturelli, a Sicurezza urbana, Coesione sociale, Volontariato e Terzo settore Alessandra Camporota, a Sanità e servizi, Salute e Prevenzione Francesca Maletti vicesindaca.
Il Tavolo nasce a breve distanza dalla mozione approvata dal Consiglio comunale che chiedeva di avviare un percorso di co-programmazione per creare un sistema integrato di interventi rivolti alle fragilità dei giovani, tra cui azioni di prevenzione, contenimento e cura dei comportamenti aggressivi, anche attraverso la progettazione di spazi aggregativi e di svago, e di non limitarsi a mettere in campo una risposta esclusivamente repressiva.
Proprio su giovani e adolescenti il Comune intende concentrare nuove energie e risorse con investimenti che saranno previsti già nel prossimo bilancio di previsione, a partire da un ulteriore sviluppo dell’educativa di strada.
L’educativa di strada consente, infatti, di intercettare i ragazzi più fragili che spesso si trovano in luoghi pubblici, e si potrà sviluppare maggiormente nell’ottica della presa in carico coinvolgendo i ragazzi in progetti territoriali realizzati insieme ad altri soggetti: utilizzando per esempio lo sport come elemento aggregante fino a interventi contro la dispersione scolastica. In quest’ambito dovrà giocare un ruolo di primo piano l’alleanza con il mondo della scuola, nelle sue varie componenti e con i singoli istituti scolastici, sia per intercettare precocemente i ragazzi a rischio di abbandono che per attivare una rete che, oltre ai servizi comunali quali Memo e Centro famiglie, coinvolga Asp, Comunità minori e associazionismo.
Contatti in questo senso sono stati avviati, ad esempio, dalle assessore Camporota (Sicurezza e inclusione) e Venturelli (Politiche educative) con la dirigente scolastica di un istituto superiore cittadino, in relazione a ragazzi che anziché frequentare le lezioni, stazionando nei paraggi della scuola, per valutare la possibilità di intervenire con azioni trasversali educative, oltre che di monitoraggio.
Prossimità e presa in carico sono le parole chiave con cui si pensa a interventi a più livelli, che coinvolgano Polizia locale e Forze dell’ordine per l’attività di presidio in luoghi sensibili (come Stazione delle Corriere e taluni plessi scolastici) e al tempo stesso i mondi dell’associazionismo e della scuola, passando anche attraverso l’Ufficio scolastico regionale di Modena.
Nella seconda metà del mese nella zona della “movida” che comprende via Gallucci, le strade limitrofe fino ad arrivare a viale Martiri della Libertà, una zona molto frequentata dai giovani partirà anche la sperimentazione degli street tutor, nuova forma di presidio e tutela del territorio.

Senza sottovalutare il ruolo dei progetti su inclusione e partecipazione a cui l’assessorato alle Politiche giovanile intende dare nuovo slancio anche insieme il Servizio sociale territoriale; è il caso dei Net Garage, del progetto europeo Must a Lab, della Younger Card fino al più recente Fermata Molza e alla creazione di nuovi spazi di aggregazione a cui si lavora a Modena est, in piazza Liberazione e alla Polisportiva San Faustino.