“Vanificati mesi di lavoro dei sindacati e dei rappresentanti sindacali. Succede che dopo undici mesi di attesa dalla sottoscrizione dell’accordo per dare ai lavoratori dell’Azienda Ospedaliero universitaria di Modena i giusti aumenti di salario, tramite le cosiddette progressioni orizzontali, circa 250 lavoratrici e lavoratori aventi diritto, hanno visto sfumare questo riconoscimento. Errata formulazione della graduatoria degli aventi diritto e tutto rimane sospeso”. Esordisce così Mohcine El Arrag funzionario Fp Cgil Modena, parlando di quello che sta accadendo in queste settimane in Azienda Ospedaliero Universitaria (AOU).
“L’accordo sindacale siglato con l’Azienda Ospedaliera nel novembre 2023 è stato frutto di lunghe e serrate trattative, che ci hanno permesso di destinare ai differenziali economici la somma di 280.000 euro a fronte dei 70.000 inizialmente destinati dall’Azienda. Cifra comunque irrisoria, ahimè, perché, purtroppo, i fondi destinati ai lavoratori della sanità pubblica sono ormai talmente esigui a causa dei tagli alla sanità pubblica, che non si poteva fare di meglio. Una risultato ottenuto al tavolo su un tema dove la nostra Rsu e la Fp Cgil si è spesa con dedizione” spiega Giuseppe Fornaro, anch’egli sindacalista Fp Cgil Modena. “Il nostro obiettivo è la valorizzazione professionale ma soprattutto vogliamo incrementare i salari di quei lavoratori che mai hanno avuto un riconoscimento economico pur vantando una carriera più che decennale” continua lo stesso sindacalista.
Purtroppo da lì in poi, spiegano i sindacalisti della Fp Cgil, si è assistito ad un inescusabile ritardo nell’emanazione delle procedure selettive prima e nell’elaborazione delle graduatorie degli aventi diritto poi.
Tutto qui? Purtroppo no.
“Alla pubblicazione delle graduatorie, con profondo sgomento – dichiara El Arrag – scopriamo che le stesse erano viziate non solo da errori di calcolo, ma anche da quella che si è dimostrata poi essere una libera interpretazione aziendale riguardo i criteri di assegnazione delle progressioni”.
“Come Fp Cgil ribadiamo che l’unica strada per risolvere questo pasticcio è la piena applicazione all’accordo sindacale sottoscritto nel novembre 2023, a tutela di tutte le lavoratrici e i lavoratori”, dichiarano i due sindacalisti.
Le ragioni di quanto accaduto per i due sindacalisti sono molteplici e una delle principali è da attribuirsi sicuramente alle carenze di personale amministrativo.
“Probabilmente, l’esperimento degli uffici unici nelle Aziende pubbliche sanitarie modenesi è da considerarsi fallimentare, almeno finché non si potrà dotare gli stessi del numero di personale necessario a gestire gli oltre 8.000 lavoratori impiegati nelle due aziende pubbliche Ausl e AOU”, dichiara Fornaro.
“Urge riportare personale nelle Aziende sanitarie e poter realmente disporre di tutti quegli strumenti che il contratto collettivo mette a disposizione per la valorizzazione e la crescita professionale. Per poterlo fare però servono le risorse”, conclude El Arrag.
Le rivendicazioni della Fp Cgil andranno perciò avanti anche sul piano nazionale, dopo la manifestazione ‘Salario, salute, diritti, occupazione’- che ha portato in piazza del Popolo a Roma oltre 400 lavoratori modenesi lo scorso 19 ottobre – e il prossimo sciopero generale indetto unitariamente con la Uil il 29 novembre 2024 per cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare la sanità pubblica, chiedere il rinnovo dei contratti collettivi, lo sblocco dei fondi per il salario accessorio e un piano straordinario di assunzioni.