Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, il Comitato Marconi – insieme alla Fondazione Guglielmo Marconi – ha ospitato a Bologna due giorni di eventi in occasione della consegna del prestigioso Marconi Prize.
Il Marconi Prize è considerato il riconoscimento più prestigioso nel campo dell’Information and Communication Technology (ICT) e viene conferito annualmente dalla Marconi Society, un’organizzazione no-profit dedicata a rendere accessibili a tutti le opportunità offerte dalla rete. Il Premio Marconi viene assegnato a individui che, grazie alle loro scoperte scientifiche e tecnologiche, hanno cambiato la vita di milioni di persone, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico dell’umanità, richiamando il ruolo pionieristico di Guglielmo Marconi nella storia delle comunicazioni senza fili. Il premio è stato istituito nel 1974 dalla Marconi Fellowship Foundation, fondata da Gioia Marconi Braga in occasione del centenario del padre, e in seguito diventata la Marconi Society.
Il Premio Marconi 2024 è stato assegnato alla Professoressa Emerita Teresa H. Meng, la cui ricerca pionieristica, ingegneristica e visione imprenditoriale hanno reso la tecnologia Wi-Fi più veloce, efficiente dal punto di vista energetico e conveniente, al punto da essere una parte fondamentale della vita quotidiana.
Tra le figure che hanno ricevuto questo riconoscimento in passato – i cosiddetti Marconi Fellows – ci sono personaggi come Martin Cooper, inventore del primo telefono cellulare, Vinton Cerf, uno dei padri di Internet, Andrew Viterbi, inventore dell’algoritmo Viterbi, e Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, solo per citarne alcuni.
La cerimonia di premiazione del Marconi Prize 2024 si è svolta a Palazzo Re Enzo in Piazza Maggiore sabato 26 ottobre, durante una serata di gala con un programma ricco che ha alternato le premiazioni guidate dalla Marconi Society alla proiezione di contenuti video realizzati dal Comitato Nazionale Marconi.150 in collaborazione con Cinecittà e Istituto Luce. La serata ha incluso anche un contributo speciale della RAI attraverso l’intelligenza artificiale e si è concluso con un breve concerto che ha proposto alcune arie di Giacomo Puccini, amico di Marconi, celebrato quest’anno per il centenario della sua morte.
All’evento hanno partecipato Giulia Fortunato, presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e del Comitato Nazionale Marconi.150; John Janowiak, presidente della Marconi Society; e i discendenti della famiglia Marconi, tra cui la principessa Elettra Marconi, figlia dell’inventore bolognese. Durante la serata di gala sono stati anche consegnati i Paul Baran Young Scholar Awards a quattro giovani innovatori, tra i più brillanti ricercatori emergenti che stanno creando il futuro connesso. Inoltre, la Fondazione Guglielmo Marconi ha consegnato il Premio alla Creatività, riservato a chi ha saputo unire creatività e genio tecnologico, a Martin Cooper, che rappresenta l’eredità di Marconi e torna a Bologna dopo le precedenti edizioni.
“Negli ultimi mesi l’impegno del Comitato è stato davvero significativo e l’atteso appuntamento con il Premio Marconi 2024 costituisce un traguardo di grande interesse per l’autorevolezza e il prestigio dell’evento, anche in considerazione dello spirito di collaborazione internazionale che lo anima. Il sostegno decisivo del Comitato nella realizzazione di questa edizione del premio, nuovamente ospitata nella città natale dell’inventore, è frutto di un accordo tra il Comitato, la Fondazione Guglielmo Marconi e la Marconi Society, fondata esattamente cinquant’anni fa da Gioia Marconi. Il Premio celebra l’avventura scientifica di Marconi, riaffermando una visione orientata al futuro. Ora tocca ai Marconi Fellows e agli uomini e alle donne di domani proseguire questa avventura“, ha commentato il senatore Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura.
“È un onore ricevere il Premio Marconi a Bologna e far parte della celebrazione del 150° compleanno di Marconi. Ho trascorso la mia carriera cercando di rendere il mondo un luogo più equo, progettando dispositivi di comunicazione complessi che fossero più accessibili e convenienti per il pubblico. Come molti altri innovatori nel nostro campo, sono ispirata dalla visione di Guglielmo Marconi e dalle sue invenzioni, che mi hanno permesso di fare il lavoro per cui oggi vengo riconosciuta“, ha dichiarato la Professoressa Emerita Teresa H. Meng.
“Affrontare gli aspetti storici, culturali ed etici dell’eredità di Marconi è un impegno statutario della Fondazione, e sono orgogliosa che, per la prima volta nelle varie edizioni del Premio Marconi svoltesi a Bologna, abbiamo offerto un momento di conoscenza e interazione per gli studenti delle scuole superiori, i giovani cittadini: gli adulti di domani. Si tratta di una meravigliosa collaborazione con la Marconi Society e l’impegno dell’Università di Bologna, che ha proposto anche una conferenza multidisciplinare ai suoi dottorandi per approfondire l’eredità del Signore del Wireless. Sono lieta di ospitare questa edizione speciale del Premio Marconi con un programma che unisce scienza, innovazione e cultura, mettendo in evidenza alcune eccellenze del nostro paese in dialogo con i nostri amici americani, in un rinnovato spirito di collaborazione che guarda al futuro“, ha dichiarato Giulia Fortunato, presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e del Comitato Nazionale Marconi.150.
“Mentre onoriamo il passato celebrando il 150° compleanno di Guglielmo Marconi e i contributi dei nostri leggendari Marconi Fellows, siamo orgogliosi di catalizzare il futuro con la nostra visione di un mondo connesso, equo e sostenibile. Siamo onorati di collaborare con il Comitato Nazionale Marconi.150 e la Fondazione Guglielmo Marconi per portare lo spirito di Marconi nei nostri programmi rivolti a studenti, nonché a leader del mondo imprenditoriale, accademico e governativo. Guardiamo avanti a partnership profonde in tutta Italia e in Europa mentre costruiamo comunità di stakeholder all’avanguardia nelle tecnologie emergenti che creeranno il mondo connesso di domani“, ha concluso John Janowiak, presidente della Marconi Society.