L’Emilia-Romagna ha l’ambizione di non lasciare indietro nessuno. E di garantire, anche ai giovani con disabilità, di potersi affermare nel passaggio dal mondo dello studio a quello delle professioni. Sono ben 33 i percorsi per la transizione dalla scuola al lavoro attivati dalla Regione grazie al Fondo regionale per le persone con disabilità, che riguarderanno circa 1200 ragazze e ragazzi.
Progetti individuali che saranno finanziati complessivamente con 5 milioni e 478mila euro e prevedono interventi e percorsi formativi a carattere orientativo, fruibili in modo individualizzato, personalizzato e flessibile. In tutte le province. Dei 33 percorsi, 16 sono rivolti a studenti di 140 Istituti scolastici e 17 a giovani che hanno già terminato il loro percorso scolastico.
“L’obiettivo è quello di rispondere ai bisogni dei giovani con disabilità – spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla-, mettendo in campo tutte le sinergie progettuali necessarie tra gli istituti scolastici, i servizi socio-sanitari che li hanno in carico, le loro famiglie, le imprese, le associazioni e gli enti di formazione professionale accreditati, valorizzando anche il contributo della cooperazione sociale. In questa Regione abbiamo l’ambizione e l’obiettivo di voler garantire anche a chi è meno fortunato la possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro, fornendo un aiuto concreto e un supporto adeguato, favorendo l’inclusione e la realizzazione di una società più equa”.
I percorsi nel dettaglio
Per gli studenti, gli interventi comprenderanno azioni personalizzate di orientamento, percorsi di formazione permanente utili alla realizzazione del progetto di transizione e il rimborso dei trasporti speciali eventualmente necessari per la partecipazione.
Per i giovani che hanno da poco terminato il proprio percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale, gli interventi riguarderanno azioni personalizzate di accoglienza e orientamento, nonché di accompagnamento durante l’intero percorso individuale, per la costruzione, attuazione e puntuale tutoraggio del progetto individuale di transizione.
Previsto anche il sostegno alla persona nei contesti formativi, per sostenere la piena partecipazione del giovane a un percorso formativo utile alla realizzazione del proprio progetto di transizione.
E poi i tirocini, comprensivi di azioni formative per la sicurezza, indennità e formalizzazione delle competenze nonché, nei contesti lavorativi, sostegno all’inclusione nel contesto di impresa per il giovane in tirocinio e il rimborso dei trasporti speciali eventualmente necessari per la partecipazione.
Infine, laboratori formativi che permettano una individualizzazione e personalizzazione capace di rispondere ai bisogni e ai tempi di apprendimento di ciascun individuo con percorsi formativi che valorizzino l’apprendimento nei contesti di impresa, fondati sull’alternanza e l’integrazione dei modelli formativi, e finalizzati all’acquisizione di competenze di base, socio-relazionali e professionali propedeutiche ad attivare percorsi successivi di collocamento mirato.