Nel primo semestre dell’anno il valore delle esportazioni italiane ha registrato un incremento del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del 2007 (+4,4% verso i paesi appartenenti all’Unione europea e +8,3% verso l’area extra Ue).

La crescita delle esportazioni – si legge in una nota dell’Istat – è stata determinata dagli andamenti positivi di tutte le ripartizioni ad esclusione di quella centrale, che ha fatto registrare una flessione (-0,9%).

Gli incrementi hanno riguardato la ripartizione insulare (+17,7%), la ripartizione meridionale (+8,8%), la ripartizione nord-occidentale (+6,6%) e quella nord-orientale (+6,1%).

La dinamica congiunturale, valutata sulla base dei dati trimestrali depurati della componente stagionale, ha evidenziato, nel secondo trimestre del 2008 rispetto al trimestre precedente, variazioni positive delle esportazioni in tutte le ripartizioni ad eccezione dell’Italia centrale (-0,5%); in particolare le regioni meridionali e insulari hanno registrato una crescita del 3,5 per cento, quelle nord-occidentali del 3,3% e quelle nord-orientali del 2,6%.

A livello regionale la crescita delle esportazioni nel primo semestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ha interessato la maggior parte delle regioni. Tra quelle che contribuiscono maggiormente alle esportazioni nazionali, i maggiori incrementi delle vendite all’estero sono stati registrati da Lazio (+10,8%), Friuli-Venezia Giulia (+10,2%), Emilia-Romagna (+9,2%), Piemonte (+8,1%), Campania (+6,3%), Sicilia (+6,2%) e Lombardia (+6,1%). Flessioni si sono, invece, rilevate per Marche (-10,8%) e Toscana (-1,8 %).