L’Università di Bologna è tra le migliori 50 università in Europa, secondo la nuova edizione della classifica internazionale QS World University Rankings – Europe. In un anno, l’Alma Mater ha guadagnato 30 posizioni passando dal 78esimo al 48esimo posto a livello europeo. Un balzo in avanti che ha permesso anche di raggiungere il secondo posto a livello nazionale.
Reputazione accademica, sostenibilità, sguardo internazionale e qualità della ricerca sono i punti di forza dell’Ateneo messi in luce dalla classifica, che quest’anno comprende 685 università di 42 paesi europei, di cui 51 italiane. Con i punteggi ottenuti nei diversi indicatori, l’Università di Bologna supera il 93% di tutti gli altri atenei presenti nel ranking.
Il risultato dell’Alma Mater, con 30 posizioni guadagnate in un anno, è stato premiato ufficialmente dal network QS con il Global Engagement – Performance Improvement Award, riconoscimento assegnato agli atenei che hanno ottenuto più miglioramenti in tutti gli indicatori rispetto all’ultima edizione della classifica. Il premio sarà consegnato domani, a Barcellona, nel corso del QS Higher Ed Summit Europe 2024: a ritirarlo ci sarà la professoressa Simona Tondelli, Prorettrice Vicaria dell’Università di Bologna.
Nel dettaglio, l’Alma Mater è 17esima in Europa, e seconda in Italia, per Reputazione accademica ed è prima in Italia e al 49esimo posto in Europa per Sostenibilità (guadagnando 79 posizioni rispetto all’anno scorso). Da sottolineare anche il 29esimo posto europeo per la Mobilità studentesca in uscita, il 38esimo posto (secondo posto in Italia) per l’estensione del Network internazionale di ricerca e il 52esimo posto (secondo posto in Italia) per la Reputazione nel mondo delle imprese. A questi si aggiunge inoltre il secondo posto italiano per i Risultati occupazionali delle laureate e dei laureati.
Questa nuova edizione del QS World University Rankings: Europe è stata realizzata raccogliendo 1,9 milioni di testimonianze sulla Reputazione accademica e 660 mila testimonianze per la Reputazione nel mondo delle imprese, a cui si aggiunge l’analisi di oltre 17,4 milioni di pubblicazioni scientifiche e 175 milioni di citazioni.