Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo metropolita di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, ha fatto visita al Montecatone Rehabilitation Institute.
Dopo una rapida presentazione della struttura e delle attività dei singoli servizi da parte del Commissario Straordinario, Mario Tubertini, l’alto prelato – accolto anche dalla Direttrice Sanitaria, Simona Bianchi, dai Direttori delle strutture complesse Laura Simoncini, Pamela Salucci e Monika Zackova, dalla responsabile della ricerca, Laura Calzà, del Day Hospital Davide Villa, dal sindaco di Imola, Marco Panieri e dal vescovo Giovanni Mosciatti, intervenuti brevemente, ha fatto visita alla palestra robotica e all’appartamento Life Bridge, incontrando e scambiando parole con pazienti e familiari.
Zuppi ha detto di aver trovato a Montecatone «molta eccellenza che – ha spiegato – deve essere costantemente affiancata da intelligenza e investimenti economici altrimenti, come in altri aspetti della vita, si rischia di rimanere indietro». L’arcivescovo metropolita di Bologna ha sottolineato come in Istituto la fragilità della persona sia una delle priorità del percorso assistenziale che avviene «senza forme di pietismo, atteggiamento nei confronti del quale, chi è malato, reagisce solitamente con grande irritazione».
Zuppi si è congedato sostenendo che «le nuove tecnologie, sempre se affiancate dalla presenza umana, possono offrire un contributo straordinario al percorso di cura. Voi, qui, – ha detto rivolgendosi ai medici – riaccendete la luce: una luce vera, non fittizia, non ingannevole, ma reale».