Coltiviamo l’inclusione è il progetto di OPIMM, Opera dell’Immacolata – Comitato Bolognese per l’Integrazione Sociale Onlus, che UniCredit ha deciso di sostenere attraverso i fondi raccolti grazie alle sue carte di credito etiche, disponibili sia per i privati che per le imprese e che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permettono, ad ogni utilizzo, di contribuire a iniziative solidali. Grazie al loro particolare meccanismo, infatti, con il contributo della banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata, si alimenta il Fondo Carta Etica.
Il contributo di UniCredit consente di sviluppare un progetto di orticoltura, acquistando strumenti e materiali a tal fine, che contribuirà a trasformare in modo strutturale e duraturo le aree esterne delle sedi OPIMM e ad ampliare le attività integrative offerte dal Centro di Lavoro Protetto OPIMM a oltre 100 lavoratori/lavoratrici con disabilità, migliorando significativamente il progetto personalizzato e dunque il benessere individuale.
“Siamo grati ad UniCredit – afferma Silvia Liguori, Responsabile dei Centri di Lavoro Protetto OPIMM – per averci permesso di rendere realmente inclusiva la nostra attività di orticoltura. Fino a qualche mese fa, infatti, non lo era stato perché escludeva persone con disabilità motorie gravi. Con il contributo del Fondo Carta Etica UniCredit sono stati acquistati, tra le altre cose, dei cassoni realizzati in modo da consentire anche ad una persona in carrozzina di poter lavorare la terra. L’attività orticolturale è una pratica molto utilizzata con le persone con disabilità per la sua peculiare caratteristica di essere semplice e concreta, flessibile e non invasiva. Inoltre, aiuta a ridurre lo stress, stimola la memoria e, soprattutto, mostra i risultati del proprio lavoro consentendo di riceverne immediata gratificazione”.
Dal 2005, anno di attivazione del progetto carta etica, il Fondo Carta Etica di UniCredit ha supportato 1380 progetti in tutta Italia, destinando oltre 38 milioni di euro ad iniziative a sostegno di progetti di utilità sociale in riposta ai bisogni più urgenti delle comunità: la gestione delle emergenze, il sostegno alla disabilità, le iniziative per l’infanzia, le donne, gli anziani ed altre realtà in difficoltà o in forte disagio.