Nella giornata di lunedì 20 maggio, la DIGOS di Modena, coordinata dalla Procura della Repubblica, all’esito di un’incessante attività di ricerca, ha dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Modena, nei confronti di un cittadino di origine pakistana, membro del sodalizio criminale i cui componenti sono ritenuti gravemente indiziati di partecipare ad una associazione a delinquere sotto il nome della sigla nota come “AK- 47 Carpi”, dedita alla commissione di una pluralità di delitti quali estorsioni, lesioni personali, minacce, autoriciclaggio, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Il componente del gruppo è indagato, in concorso, per minacce aggravate dall’uso di arma e per aver preso parte alla violenta rissa avvenuta a Carpi nella notte del 23 aprile 2022, scatenata da una spaccatura all’interno del sodalizio, quando due fazioni, con il coinvolgimento di circa 30 persone, si sono scontrate facendo uso di armi e oggetti atti ad offendere e causando seria preoccupazione e grave allarme sociale.
In particolare, l’indagato, è accusato di aver ricoperto, all’interno del sodalizio, il ruolo di “picchiatore”, disponibile per azioni violente conclusesi con spedizioni punitive e pestaggi, mediante l’utilizzo di armi (coltello e mazza da baseball).
L’indagato, sottrattosi all’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare in carcere, avvenuta lo scorso 30 aprile, è stato rintracciato a Carpi e subito dopo tradotto presso la Casa Circondariale di Modena.