Dall’anno 2021, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, nel corso della convivenza con i genitori ed il fratello, assumeva nei loro confronti comportamenti maltrattanti e vessatori, aggredendoli fisicamente, ingiuriandoli e minacciandoli con cadenza quasi quotidiana, pretendendo con insistenza e prepotenza la consegna di somme di danaro, motivate dalla necessità di acquistare droga e, al rifiuto, dando in escandescenza distruggendo mobili e suppellettili casalinghe.
Continue violenze fisiche e psicologiche quelle compiute dall’uomo, a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Rubiera hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un ventisettenne, in ordine ai reati di maltrattamenti e atti persecutori. La Procura della Repubblica, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti del 27enne della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione dei genitori e ai luoghi dagli stessi frequentati mantenendo una distanza di 2000 metri e di non comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con le persone offese, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Rubiera che hanno condotto le indagini.
Dalle risultanze investigative è emerso come il giovane, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, nel corso della convivenza con i genitori ed il fratello, assumeva comportamenti maltrattanti e vessatori. In particolare: ingiuriava costantemente la madre, pronunciando nei suoi confronti espressioni gravemente offensive ed umilianti; in un’occasione dava in escandescenza senza alcun motivo ed iniziava ad inveire contro il padre, urlando per tutta la notte frasi offensive nei suoi confronti, tanto da costringere il fratello a rinchiudersi in camera per timore di essere aggredito. In preda ai fumi dell’alcol, distruggeva suppellettili mettendo a soqquadro tutta la casa, ingenerando nella madre un tale stato di ansia da costringerla a recarsi in pronto soccorso. Lo scorso 15 aprile, in preda ad uno dei suoi scatti immotivati di ira, offendeva la madre con i consueti epiteti e le sferrava uno schiaffo; all’intervento del fratello che cercava di calmarlo, lui lo afferrava per il collo tentando di soffocarlo. Gravi condotte maltrattanti quelle denunciate dalle tre vittime, che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Rubiera hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.