Inaugura oggi all’Ospedale Maggiore di Bologna il Servizio di orientamento alle dimissioni ospedaliere. Un punto di riferimento in cui i pazienti in situazione di fragilità sociale e socio-sanitaria e i loro familiari e caregiver possono richiedere informazioni ed essere orientati a tutta la rete dei servizi e delle risorse domiciliari e residenziali attive sul territorio.
Il progetto, realizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Azienda Usl di Bologna, è finanziato nell’ambito delle linee di intervento previste dalla Missione 5 “Inclusione e coesione” del PNRR, all’interno della quale il Comune di Bologna ha ottenuto complessivamente 6.441.500 euro per l’implementazione di otto progettualità a sostegno delle persone fragili e vulnerabili.
Il nuovo servizio, in cui opereranno due assistenti sociali assunte a tempo pieno con fondi PNRR, prevede l’attivazione di uno “Sportello di orientamento alle dimissioni ospedaliere”, con accesso diretto o su appuntamento, collocato al piano terra dell’Ospedale Maggiore accanto agli Sportelli CUP, e aperto al pubblico dal lunedì al venerdì nei seguenti orari:
– lunedì e mercoledì dalle 13.30 alle 15.30
– martedì, giovedì e venerdì dalle 11.30 alle 13.30
Per prendere appuntamento e per consulenze è possibile contattare il centralino dell’Ospedale Maggiore (che indirizza la chiamata alle Assistenti sociali dedicate al progetto) al numero 051647811 tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 10.30.
Presso lo sportello le persone anziane ricoverate e i loro caregiver potranno chiedere informazioni sui passi da compiere una volta dimessi dall’ospedale, richiedere consulenze e orientamento alla rete dei servizi sociali e socio-sanitari pubblici o privati convenzionati attivi sul territorio e ricevere, se necessario, una valutazione per l’attivazione di dimissioni protette e di altri interventi socio-sanitari.
L’obiettivo è di intercettare i bisogni informativi e di supporto di cittadine e cittadini anziani e dei loro caregiver che, dopo la dimissione dall’ospedale, si trovano a far fronte a una situazione di fragilità prima inedita e hanno necessità di essere supportati in questa fase delicata della propria vita.
Il servizio implementa e mette a sistema le attività già consolidate del Servizio Sociale Ospedaliero: segretariato sociale, orientamento valutazione ed attivazione di dimissioni protette, con interventi e servizi quali: l’assistenza domiciliare, la consegna pasti, il supporto nel reperimento di assistenti familiari qualificati con accordi con agenzie convenzionate e, da quest’anno, in via sperimentale, il telesoccorso e la teleassistenza.
Inoltre, rafforza la connessione tra il Servizio sociale ospedaliero e i Servizi sociali del territorio, accompagnando il cittadino nell’organizzazione del progetto di assistenza e cura domiciliare personalizzato, tramite interventi coordinati tra sanitario e sociale.