“La decisione di implementare due nuovi autovelox sulla SS 468 e altrettanti sulla SP1 (Carpi-Ravarino), come riportato di recente dalla stampa locale, solleva importanti riflessioni”. Queste il commento di Franco Spaggiari – Responsabile Fita Autotrasporto di CNA Modena all’installazione di due nuovi apparati.
La misura va sicuramente interpretata in senso positivo, in quanto ulteriore passo avanti verso la sicurezza stradale, ma secondo CNA pone anche la necessità di un approccio più ampio e strutturato per affrontare efficacemente la questione.
“Per quanto ci riguarda – continua Spaggiari – l’installazione di dispositivi per il controllo della velocità, sebbene utile, rappresenta solo una parte della soluzione. La sicurezza delle nostre strade richiede infatti un impegno più profondo, che parta dalla manutenzione e dalla cura dell’infrastruttura stradale – aspetto che, attualmente, mostra lacune preoccupanti”.
CNA propone un’azione preventiva che includa l’implementazione di rotatorie in punti critici, capaci di ridurre sensibilmente la velocità e migliorare il flusso del traffico: questa misura potrebbe rendere superflua l’installazione dei nuovi autovelox previsti, offrendo una risposta più organica alla questione della sicurezza. “Un esempio? La congestione del traffico sulla Statale 12 a Sorbara, all’incrocio con la Ravarino-Carpi. In quel caso, una rotonda assolverebbe al duplice ruolo di snellire la circolazione contribuendo alla sicurezza”, aggiunge Mauro Rondelli, responsabile della CNA dell’Area del Sorbara. E si potrebbe continuare con le rotonde necessarie anche sulla Statale 468, quella dove saranno posizionati i nuovi autovelox.
Inoltre, è fondamentale garantire l’accessibilità e la piena funzionalità delle nostre strade, rimuovendo inutili limitazioni e assicurando la realizzazione tempestiva degli interventi infrastrutturali necessari. La Confederazione osserva con preoccupazione la consuetudine ad adottare soluzioni temporanee che, lungi dal risolvere i problemi, ne posticipano soltanto la soluzione.
Infine, altro tema caldo è la sicurezza dei ciclisti: in questo caso CNA insiste sulla creazione di piste ciclabili sicure, accessibili e ben integrate, che non ostacolino il traffico veicolare e promuovano una mobilità sostenibile.
“Non bisogna dimenticare – conclude Spaggiari – la questione dell’utilizzo delle risorse provenienti dalle multe per infrazioni stradali: è imperativo che tali fondi siano destinati a interventi concreti per la sicurezza stradale, in linea con quanto previsto dalla legge. Sarebbe un primo passo importante in questa direzione”.