Tra agosto e novembre scorsi, si sono recati più volte presso l’esercizio commerciale Conad di Rio Saliceto, riuscendo ad asportare numerose bottiglie di alcolici pregiati per un valore complessivo di circa 600 euro. I presunti autori del furto, sarebbero due uomini di 48 e 39 anni, identificati attraverso l’attività investigativa svolta dalla stazione dei carabinieri di Campagnola Emilia, che anche grazie ai sistemi di video sorveglianza posti all’interno e all’esterno dell’esercizio commerciale, sono riusciti a risalire ai due autori del furto.
Per questi motivi, con l’accusa di concorso in furto aggravato e continuato, i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo reggiano, due uomini di origini georgiane, entrambi senza fissa dimora. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
Ad attivare i Carabinieri reggiani è stato il responsabile del supermercato il quale, il 14 novembre scorso, a seguito di un controllo delle merci si era accorto dell’ammanco di una quindicina di bottiglie di alcolici. Si presentava presso gli uffici della Stazione dei carabinieri di Campagnola per denunciare il furto. Formalizzata la denuncia i militari davano avvio alle indagini partendo dalla visione delle telecamere di video sorveglianza poste all’interno ed all’esterno dei locali, e attraverso la visione differita delle riprese video, avevano modo di accertare che due uomini, ben visibili in volto, si erano recati per tre volte tra il 16 agosto e metà novembre, all’interno del supermercato. In complicità tra loro, effettivamente asportavano le bottiglie in tre riprese. Dopo aver prelevato le bottiglie le nascondevano all’interno della giacca per poi uscire dal supermercato, e salire a bordo di un’autovettura dalla quale si riusciva a prendere il numero di targa. Attraverso ulteriori accertamenti e alla comparazione fotografica con i frame dei video che immortalavano il viso dei due uomini, si risaliva alla loro identità. Alla luce dei risvolti investigativi, a carico dei due venivano acquisiti elementi di presunta responsabilità in ordine al reato contestato, motivo per cui i venivano denunciati alla procura reggiana.