È stata inaugurata oggi la prima Casa Ronald McDonald di Bologna: la struttura, che sorge all’interno del Padiglione 4 dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, dedicato alle unità per la cura perinatale, sarà messa a servizio di genitori e familiari dei bambini ricoverati in terapia intensiva e neonatologia e delle mamme dell’ostetricia.
L’evento si è aperto con un videomessaggio dell’On. Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità; sono intervenuti Nicola Antonacci, Presidente Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia ETS, poi per l’IRRCS: Chiara Gibertoni, Direttore Generale, Prof. Luigi Tommaso Corvaglia, Direttore Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e il Prof. Gianluigi Pilu, Direttore Dipartimento Ospedale della Donna e del Bambino. Quindi Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute, Regione Emilia-Romagna, Claudia Giudici, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Emilia-Romagna e la Consigliera Comunale Roberta Toschi, Presidente della Quinta commissione consiliare – Salute, welfare, politiche per le famiglie, la comunità e delle fragilità. Infine, lo sciatore Alberto Tomba, noto cittadino bolognese, grande campione mondiale olimpico.
Con questa nuova struttura, la Fondazione Ronald McDonald raddoppia la sua presenza all’interno del complesso ospedaliero Bolognese, dove, già dal 2008, è attiva una Family Room, uno spazio di accoglienza, sia in pernottamento che in daily-use, che ospita le mamme e le famiglie della Neonatologia situata presso il Padiglione 13: qui, in 15 anni sono state accolte oltre 2.000 famiglie.
Numeri importanti che rispondono ad un bisogno altrettanto significativo: all’IRRCS si registrano annualmente in media e solo per l’ambito pediatrico circa 3.000 ricoveri e circa 2.700 interventi chirurgici. Per quanto riguarda le attività ambulatoriali i numeri salgono a circa 48,5 mila prestazioni. Mentre sono oltre 2 mila i bambini nati al Policlinico ogni anno.
La missione di Fondazione nasce proprio con lo scopo di ampliare i servizi delle realtà ospedaliere, dando la possibilità ai bambini ospedalizzati e alle loro famiglie di restare uniti in un momento difficile come quello della terapia ospedaliera: un modello, quello del “Family Center Care”, che mette al centro del percorso di cura l’intera famiglia.
“Siamo di fronte a un esempio concreto del significato di umanizzare le strutture sanitarie, per avvicinare i servizi ai cittadini e curare il benessere delle famiglie che affrontano la malattia: un impegno ma soprattutto un valore in cui credo fermamente”. Afferma Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna. “I pazienti più piccoli devono essere curati proteggendo il loro essere “bambini” il più possibile. Per guarire hanno bisogno di affetti vicini e di vivere l’ospedale in modo sereno. Un grande ringraziamento alla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald per rendere possibile questo importante progetto”.
“Questo progetto è un’azione concreta che garantisce sia il diritto alla salute, alle cure e al benessere che il diritto alla continuità delle relazioni affettive ai bambini, alle bambine e ai loro genitori.” Commenta Claudia Giudici, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Emilia-Romagna.
“Siamo molto emozionati, questo è il nono programma di Fondazione Ronald McDonald Italia, che ci permette di entrare nei nostri 25 anni di attività celebrando un progetto importante e di impatto nella regione dell’Emilia-Romagna. Questa struttura ha caratteristiche di novità: è infatti la prima Casa Ronald che sorge all’interno di un ospedale, un passo in più rispetto al nostro format abituale di Family Room”. Afferma Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald ETS. “Fondazione Ronald ha voluto, inoltre, lavorare sull’estetica di questo luogo, dando voce alla cultura e alla bellezza, perché anche queste possono diventare parte integrante della cura della persona. In questi spazi infatti trova posto una grande opera dell’artista trentino Bruno Lucchi e le camere sono arricchite di decori che richiamano il “viaggio”, quello che tante famiglie affrontano per curare i propri figli lontano da casa.”
“Avere un piccolo in cura rappresenta un momento di grande preoccupazione e coinvolgimento per le famiglie”, commenta Chiara Gibertoni, Direttore Generale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, “Ai pazienti, soprattutto i più fragili, garantiamo le migliori terapie e cure possibili ma l’impegno si estende anche al benessere dei loro cari. Siamo grati dalla Fondazione di darci una mano per offrire anche un altro spazio dedicato e protetto all’interno del Policlinico per stare vicino ai loro piccoli durante tutto il periodo di cura”.
La Casa Ronald di Bologna vuole essere un luogo familiare, confortevole e multifunzionale, che permetta alle famiglie di trovare sostegno e ascolto, senza doversi allontanare dall’ospedale e lasciare il proprio bambino. La struttura, di circa 300mq, è dotata di 5 camere da letto con bagno privato, un bagno per le aree comuni, cucina, sala da pranzo, lavanderia, una zona relax e una di intrattenimento con TV e un’area multifunzionale per lo smart working. Sono inoltre previsti servizi e attività a supporto delle famiglie organizzati insieme ai volontari di Fondazione, dallo yoga, alla musica e a momenti di convivialità.
La Casa Ronald di Bologna si aggiunge alle 8 strutture di Fondazione Ronald già esistenti – nelle città di Roma, Firenze, Alessandria, Brescia, Milano. Un progetto reso possibile grazie anche al generoso contributo di partner e sostenitori, tra cui: McDonald’s e i suoi licenziatari, Coca-Cola Italia, Haier Europe, Unipol, Fabbri 1905, Universal Picture, Franke, MDB Architettura.
Fondazione Ronald McDonald è sempre alla ricerca di volontari per ampliare i servizi della nuova struttura. Per saperne di più: www.fondazioneronald.org/it
Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia
La Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia ETS è un’organizzazione non profit, nata nel 1974 negli Stati Uniti e nel 1999 in Italia, con l’obiettivo di creare, trovare e sostenere progetti che contribuiscono a migliorare in modo diretto la salute e il benessere dei bambini e delle loro famiglie. Un bambino gravemente malato deve spesso curarsi lontano dalla sua città. Fondazione Ronald si propone di costruire, acquistare o gestire Case Ronald ubicate nelle adiacenze di strutture ospedaliere e Ronald McDonald Family Room, situate direttamente all’interno dei reparti pediatrici, per offrire ospitalità e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie durante il periodo di cura o terapia ospedaliera. Fondazione Ronald tiene la famiglia vicina quando la cura è lontana, perché stare insieme migliora il loro benessere. Attraverso i suoi programmi – Casa Ronald e Family Room – non solo consente l’accesso a cure d’eccellenza, ma supporta le famiglie, permette loro di essere attivamente coinvolte nella cura dei propri figli e favorisce l’implementazione del modello di cura Family Centered Care. Oggi in Italia le Case sono 4: due a Roma, una a Brescia e una a Firenze, cui si aggiungono una Family Room all’interno del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, una all’interno dell’Ospedale S. Orsola di Bologna, una all’interno dell’Ospedale Infantile Cesare Arrigo di Alessandria e una all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze. Dal 1999 ad oggi, nel corso della sua attività in Italia, Fondazione ha supportato più di 50.000 bambini e famiglie, offrendo oltre 270.000 pernottamenti.