Ecco chi sono i quattro vincitori della terza edizione di Bologna Game FarmQuattro nuovi team di sviluppatori dell’Emilia Romagna faranno parte della terza edizione di Bologna Game Farm, il progetto per lo sviluppo del settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, coordinato dal Comune e realizzato con ART-ER S.Cons.p.A nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncredBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA – Italian Interactive & Digital Entertainment Association.

Rosa Grimaldi, delegata del Sindaco alle Industrie Culturali e Creative, ha dichiarato: “Il Comune di Bologna è impegnato da anni per la crescita del settore videoludico. I videogiochi sono uno strumento di innovazione, creano posti di lavoro qualificati e rappresentano un asset importante per la città”.

Mauro Felicori, assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, ha affermato: “Bologna Game Farm regala all’Emilia-Romagna e al suo capoluogo una soddisfazione dopo l’altra, per come sa incontrare le ambizioni produttive dei giovani che hanno scelto il GAME come propria area di attività.
Dal lato istituzionale, è la dimostrazione che i rapporti fra la Regione Emilia-Romagna e i Comuni non possono limitarsi ad una sequenza di bandi, graduatorie, contributi, ma devono essere sempre più intensi dal lato della pianificazione, della concertazione, dell’incrocio e coniugazione della competenze tecniche. Che è quello che avviene fra il Settore Cultura del Comune di Bologna e quello della Regione Emilia-Romagna con gli uffici della Direzione Economia e ARTER.
Dal lato degli strumenti, le imprese nascenti che fanno capo a Bologna Game Farm godono già di un bouquet di strumenti di supporto, arricchitisi negli ultimi anni nella funzione della internazionalizzazione. Ora abbiamo una nuova occasione, la legge sulla attrazione dei talenti, che probabilmente ci può essere molto utile anche in questo campo, per coprire eventuali carenze di specialisti o per la formazione ai più alti livelli internazionali”.

I quattro team selezionati avranno a disposizione un contributo fino a 30 mila euro ciascuno, postazioni di coworking all’interno delle Serre di Art-ER e un percorso di accelerazione su misura a cura dei professionisti di IIDEA, per sviluppare i loro progetti di videogiochi in un’ottica di commercializzazione del prodotto.

Ecco di seguito l’elenco dei vincitori:
BitNine Studio Sas (Forlì). “Terrorbane Viral”, è un videogioco in cui il computer del giocatore viene assalito da una misteriosa ondata di programmi malware e virus che vogliono prenderne il controllo. Con l’aiuto del programma anti-virus e armato del codice pieno di Bug degli assalitori stessi, il giocatore dovrà cercare di ribaltare la situazione contro queste forze malevole.

Floriano Lapolla (Bologna). “KAI” è un videogioco di avventura/esplorazione con elementi strategici di gestione delle risorse. La protagonista Akira è catapultata da un’astronave in un ambiente sottomarino, che esplora per svelarne il mistero. KAI è un viaggio di esplorazione di un nuovo mondo, ma è anche un viaggio di conoscenza e superamento delle proprie paure e dei propri ricordi alla riscoperta della propria interiorità.

Michele Furia (Bologna). Il videogioco “Block Number 5” è un gioco di ruolo con un gameplay che lascia libertà di movimento, a tema graffiti, street art e cultura Hip Hop. In una giungla di cemento distopica il protagonista dovrà affermarsi con la sua arte. Il giocatore, esplorando la grigia città, potrà dipingere ogni suo angolo combinando segni, lettere e immagini sbloccati nel corso del gioco, per creare dei graffiti unici e personalizzati.

Paolo Zito (Bologna). Il videogioco “Sliding Hero” è un’avventura puzzle in stile “metroidvania” in cui il giocatore si muove scivolando in un’unica direzione, finché non incontra un ostacolo. In Sliding Hero, il giocatore veste i panni di Luca Sicomoro, un militare della Repubblica di Venezia, che si ritrova bloccato all’interno di un misterioso labirinto. Per riuscire a scappare dovrà scoprirne i segreti interagendo con alcuni strani personaggi (ispirati dalla tradizione delle maschere italiane), affrontando diverse sfide.

Il percorso di accelerazione della terza edizione inizierà a gennaio presso le Serre di Art-ER, spazio dedicato a startup innovative e hub dell’ecosistema regionale a supporto della creazione d’impresa. Il coaching verrà gestito da IIDEA attraverso soci locali, con il coordinamento di Ivan Venturi e dei tutor Luca Marchetti e Gerardo Verna e il coinvolgimento della rete di soci IIDEA.
Durante la scorsa edizione l’accelerazione ha supportato i vincitori con oltre 200 ore di mentorship in aula e la partecipazione di 20 fra aziende e professionisti che si occupano di sviluppo di videogiochi. E’ stato fatto un lavoro approfondito e ad hoc sui quattro videogiochi da tutti i punti di vista: software, creativo, di orientamento al mercato e di consolidamento della struttura imprenditoriale.

Il supporto di Bologna Game Farm non si esaurisce con la fase intensiva di accelerazione ma prosegue con un’attività costante di affiancamento. I team della prima e seconda edizione hanno infatti partecipato, accompagnati da IIDEA, alle principali fiere internazionali di settore: First Playable (Firenze), Gamescom (Colonia), Game Connection (Parigi) e Game Developers Conference (San Francisco).

Quest’anno quattro team di Bologna Game Farm sono stati selezionati per partecipare alla Milan Games Week. Dreambits Studio (prima edizione), NonStudio e Kodama Studio (entrambi della seconda edizione) parteciperanno alla fiera all’interno dello spazio di IIDEA dedicato ai dieci giochi indipendenti italiani più interessanti e Studio Pizza parteciperà all’interno dell’area Indie Forge di RedBull fra i cinque giochi selezionati a livello nazionale.

Fra gli importanti risultati ottenuti da Bologna Game Farm, Green Flamingo e Orbital Games, due team della prima edizione di Bologna Game Farm nel 2023 hanno sottoscritto i primi accordi di publishing.

Gli obiettivi di Bologna Game Farm, uno dei primi acceleratori di videogiochi in Italia, continuano ad essere il consolidamento e la professionalizzazione del settore dei videogiochi in Emilia-Romagna, a conferma della rilevanza di questo settore come fattore culturale ed elemento di crescita economica del sistema produttivo regionale, nonché la socializzazione e inclusione. Inoltre, attraverso Bologna Game Farm viene costantemente promossa la relazione tra il comparto videogiochi dell’Emilia Romagna, gli altri settori produttivi del territorio e gli attori dell’ecosistema regionale.
Risultati concreti del lavoro che Bologna Game Farm sta portando avanti in questa direzione sono le partnership già attive con imprese e istituzioni: Acer Computer, Accademia di Belle Arti di Bologna, il Dipartimento di Scienze Fisiche Informatiche e Matematiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Slitherine, Digital Moka, Native Prime, Orbital Games, Pellicus Solutions, Doc Creativity e Operaludica. E altre sono in corso di formalizzazione.

Maggiori informazioni sul progetto, le attività in corso e la rete dei partner sono disponibili sul sito www.bolognagamefarm.com e sulla pagina facebook/bolognagamefarm.