Dalla ricerca condotta da Alessandro Tortelli, Direttore del Centro Studi Turistici di Firenze per Confesercenti Modena, e presentata questo pomeriggio alla tavola rotonda “Enogastronomia e turismo: un binomio vincente” organizzata presso la sede di Confesercenti Modena, quello che emerge è un quadro particolarmente positivo per il territorio modenese.
A livello provinciale, le prime stime sull’andamento dei flussi turistici per quanto riguarda i primi nove mesi del 2023 sono favorevoli. Si registrano 610.325 arrivi (in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 quando erano 526.201) e 1.361.864 presenze (anche queste in aumento rispetto al periodo gen-set 2022 che aveva registrato 1.265.470 presenze). La spinta maggiore si registra dalla domanda straniera (+19,2%) ma anche la domanda italiana è in crescita (+3,3%). Modena città insieme a Formigine, Maranello, Carpi e Sassuolo registrano i i risultati migliori, grazie ad una forte crescita dei mercati esteri.
In forte aumento il mercato tedesco (+23,6%) ma anche il mercato americano (24,1%). La durata media dei soggiorni è stata di 2,2 notti, in leggero calo rispetto allo stesso dato dello scorso anno.Nel corso di questa prima parte dell’anno, i turisti italiani hanno generato il 70% delle presenze complessive, gli stranieri hanno superato il 30% (rispettivamente il 73% ed il 27% nei primi nove mesi del 2022).
Dalla ricerca di Alessandro Tortelli emerge un altro dato molto significativo: Modena è la quinta provincia italiana per l‘impatto sull‘economia dei prodotti DOP e IGP (fonte: rapporto Ismea-Qualivita 2022) e se allarghiamo all’intero settore food, la provincia di Modena sale in seconda posizione a livello nazionale. Il Parmigiano Reggiano resta il primo prodotto in assoluto, simbolo del Made in Italy all’estero. In forte crescita anche l’aceto balsamico e i prodotti di carne (zampone e cotechino), sempre molto in evidenza anche il Lambrusco. Da notare infine che su 402 prodotti agroalimentari tradizioni regionali, ben 31 appartengono alla provincia di Modena.
“Dobbiamo essere sempre più bravi a trasmettere l’unicità della nostra enogastronomia, una storia spesso fatta di persone, di famiglie e, soprattutto, di tradizione – dichiara Catia Fornari Presidente Fiepet Confesercenti Modena. Inoltre, comunicare i valori e l’identità dell’enogastronomia e della filiera agroalimentare del territorio è molto importante, sia per valorizzare il lavoro dei produttori ma anche per attrarre i turisti in un’esperienza unica nel suo genere. Conoscere da vicino le realtà enogastronomiche di un territorio porta a scoprire e capire come nascono le eccellenze di Modena e provincia. Il tutto con una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità dell’ambiente”.
“La ricaduta economica è evidente attraverso lo sviluppo delle attività turistiche legate all’enogastronomia. I ristoranti, le enoteche, i mercati locali, i luoghi di produzione del Parmigiano Reggiano, dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, le cantine, diventano destinazioni imperdibili ed esperienze uniche, e possono contribuire in modo significativo alla crescita del settore turistico – afferma Gabriella Gibertini Presidente Assoturismo Confesercenti Modena. Questa affluenza turistica crea poi importanti opportunità occupazionali e sostiene la vitalità economica di Modena e della sua provincia”.
La ricerca completa di Alessandro Tortelli è disponibile a questo link
Nella foto i partecipanti alla tavola rotonda. Da sx: Angelo Giovannini (giornalista e moderatore dell’incontro), Stefano Corghi (Chef e Presidente Modena a tavola), Ludovica Carla Ferrari (Assessora al turismo Comune di Modena), Alessandro Tortelli (Direttore Centro Studi Turistici di Firenza), Enrico Corsini (Presidente Piacere Modena), Daniele Cavazza (Coordinatore Assoturismo Confesercenti Modena), Catia Fornari (Presidente Fiepet Confesercenti Modena), Marvj Rosselli (Direttore Provinciale Confesercenti Modena).