“Una notizia da prima pagina”: è questo, in sintesi, il commento del circolo di Legambiente “Angelo Vassallo” di Modena al voto del Consiglio comunale della città che ha dato mandato al Sindaco e alla Giunta comunale di aprire un tavolo di confronto con gli enti pubblici, Autobrennero SpA, Autostrade SpA, RFI e la società proponente della Bretella Campogalliano-Sassuolo per la revisione del progetto della nuova autostrada.
“Dopo decenni di confronto pubblico spesso evitato dai decisori politici, finalmente viene data ragione allo sforzo dei cittadini, dei tecnici e delle associazioni che si sono impegnati per dimostrare l’inutilità di questa grande opera”, commenta Legambiente.
L’ordine del giorno del Consiglio ha preso atto del contesto internazionale come più volte sottolineato dal Comitato “No Bretella Campogalliano-Sassuolo Sì Mobilità Sostenibile”: la politica europea ormai indirizzata esclusivamente a sostenere la mobilità ferroviaria delle merci, i sempre maggiori ostacoli al transito dei mezzi pesanti al confine con l’Austria, gli investimenti sulla ferrovia previsti tra Verona e il Brennero.
“Negli ultimi anni la situazione è cambiata drasticamente: le imprese si stanno orientando sempre più verso l’utilizzo del treno per spostare le merci e gli investimenti pubblici si stanno muovendo nella stessa direzione”, osserva Legambiente. “Da tempo si era notata la testardaggine di numerosi politici locali nel continuare a promuovere scelte politiche a dir poco retrò in materia di trasporti: ne è stata prova, alla fine del 2021, l’approvazione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti, dove si confermavano le previsioni di allargamento delle autostrade esistenti e di realizzazione di nuove autostrade come la Bretella, l’autostrada Cispadana e la Ti-Bre. Il voto del Consiglio comunale di Modena di questa settimana finalmente apre una breccia in un fronte che, fino ad ora, si era sempre mosso compattamente in difesa dell’ ‘approccio autostradale’.”
Nella sua deliberazione, il Consiglio ha riconosciuto la necessità di ridimensionare e razionalizzare l’intervento previsto dal progetto della Bretella, focalizzandolo sulla sistemazione dello scalo merci di Cittanova-Marzaglia, che deve essere messo a sistema con la rete stradale esistente e potenziato per garantirne la funzionalità dal punto di vista dello spostamento delle merci da gomma a ferro, con la prospettiva di eliminare dal progetto il tratto autostradale previsto a sud dello scalo merci. Inoltre, si è ribadita la necessità di procedere al rafforzamento della rete ferroviaria regionale con la realizzazione del collegamento tra lo scalo merci di Dinazzano e quello di Cittanova-Marzaglia.
“Ora è necessario che il confronto si allarghi agli altri Comuni e agli altri livelli di governo”, rilancia Legambiente. “Non è possibile che l’approccio miope che ha prevalso finora condanni il territorio modenese a uno stato di degrado ambientale e di arretratezza infrastrutturale. La transizione ecologica passa anche attraverso la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie che servono ad aumentare la sostenibilità ambientale dell’economia locale.”