I percorsi per sensibilizzare i cittadini su come effettuare correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti che il Comune di Modena ha attivato insieme al gestore nei diversi quartieri, e che proseguono fino alla fine dell’anno, sono attività necessarie e, in quanto tali, previste fin dall’avvio della trasformazione del servizio lo scorso settembre. Sono, quindi, già comprese nella pianificazione economico-finanziaria del nuovo sistema di raccolta approvata da Atersir e non richiedono alcuna integrazione di costi.
Tra queste azioni, che sono molteplici e continueranno integrandosi con le nuove introdotte con la Fase 2 illustrate in questi giorni, rientrano anche gli interventi nelle strade e nelle zone dove sono più frequenti gli abbandoni e le esposizioni errate dei sacchi di carta e plastica eseguiti dai tutor di Hera, con tecnici comunali, Guardie ecologiche volontarie e, quando necessario, anche mediatori culturali per poter informare con chiarezza sui comportamenti corretti i cittadini di origine straniera, e agenti di Polizia locale con il compito di intensificare l’attività di accertamento e controllo già in atto per individuare i responsabili degli abbandoni e coloro che, con comportamenti illeciti, creano situazioni di degrado e danno ambientale.
Lo ha precisato l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi che, nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 16 novembre, ha risposto all’interrogazione della consigliera Elisa Rossini sulla “task force di Hera e Comune per combattere gli abbandoni”, sui costi per attivarla e sulle funzioni che svolge. La consigliera ha chiesto anche quale sia il compito degli agenti di Polizia locale e dei mediatori culturali coinvolti e se sia stata attivata la procedura prevista per inadempimento da parte del gestore.
I percorsi di sensibilizzazione dei cittadini, così come gli infopoint, ha spiegato l’assessora Filippi, “sono parte delle azioni di adattamento e miglioramento di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che è ancora in rodaggio e sono ancora più necessarie visti i tempi strettissimi di applicazione delle nuove modalità che, in soli dieci mesi, hanno interessato tutta la città. I modenesi si stanno comportando molto bene ma il cambiamento è radicale e quindi era prevista anche la necessità di aggiustamenti lungo il cammino. Li stiamo facendo, monitorando le diverse situazioni, analizzando le criticità e, soprattutto, ascoltando i cittadini e trovando soluzioni nel confronto costante con il gestore al quale chiediamo che il servizio sia gestito al meglio. Da qui nascono anche le 12 azioni migliorative della Fase 2 che partiranno tra il 20 novembre e i primi di dicembre, frutto soprattutto dell’ascolto dei suggerimenti dei cittadini”.
In particolare, dal 4 dicembre la raccolta di carta e plastica nelle zone residenziali di Modena, quindi in buona parte della città, si svolgerà in orario notturno, tra le 23 del giorno di esposizione e le 6.30 del mattino successivo. Già dal 20 novembre, invece, saranno attive le prime sei strutture Eco smarty e nel frattempo aumenta la frequenza della raccolta di carta e plastica nel forese oltre alle altre iniziative che puntano a garantire ai cittadini migliori servizi di prossimità e su misura delle diverse esigenze, dal centro storico alla periferia, così come maggior ordine e decoro in città, insieme a una semplificazione delle procedure.