La Polizia di Stato di Modena ha arrestato un cittadino italiano di 26 anni per il reato di truffa aggravata ai danni di un’anziana signora.

Nella giornata di ieri, 12 ottobre, intorno alle ore 12.00, nel corso di un servizio di prevenzione da parte della Squadra Mobile nel centro cittadino, gli agenti notavano scendere da un taxi un giovane ben vestito che, con fare sospetto, si avvicinava al cancello di un condominio, per poi entrarvi. Insospettiti dall’agire dell’uomo, gli agenti attuavano un servizio di osservazione e pedinamento e lo vedevano uscire una decina di minuti dopo dal medesimo cancello. Non escludendo, dall’atteggiamento dell’uomo, che si potesse essere consumato un reato, gli agenti procedevano a fermare lo stesso e – contemporaneamente – personale entrava all’interno del condominio ove, nell’immediatezza, venivano informati da un’anziana signora di essere appena stata vittima di truffa – riferendo dell’ammanco di numerosi preziosi e soldi in contanti – da parte di un ragazzo la cui descrizione corrispondeva a quella dell’uomo appena fermato. A seguito di perquisizione personale, l’uomo veniva trovato in possesso di preziosi, orologi e contanti appartenenti all’anziana donna.

Da notizie successive la Polizia Giudiziaria apprendeva che la donna era stata contattata telefonicamente da una persona di sesso maschile, la quale, presentandosi come appartenente alla Polizia, la aveva informata che il di lei nipote, residente in Belgio, aveva appena avuto un incidente in moto a seguito del quale le parti coinvolte nel sinistro erano rimaste ferite. L’uomo proseguiva riferendo alla donna che il nipote si trovava attualmente presso la Polizia belga e la informava che le autorità straniere erano molto più severe di quelle italiane, motivo per cui avrebbe dovuto pagare una somma di 9.500 euro entro le ore 14, altrimenti sarebbe stato tratto in arresto.

L’anziana donna, riferendo di non avere tale somma di contanti a disposizione, proponeva di consegnagli monili d’oro, proposta che veniva subito accettata dall’interlocutore che le comunicava che di lì a breve sarebbe arrivato un poliziotto per ritirarli presso la di lei abitazione.

Dopo pochi minuti giungeva presso l’abitazione il sedicente poliziotto che si faceva consegnare diversi monili d’oro per un valore di circa 80.000/90.000 euro.

L’uomo fermato, che corrispondeva perfettamente alla descrizione del sedicente poliziotto, veniva  trovato in possesso della refurtiva.

Lo stesso veniva tratto in arresto nella quasi flagranza del reato dagli agenti della Squadra Mobile e posto a disposizione della Procura della Repubblica che, nella mattinata odierna, lo presentava al Giudice monocratico del locale Tribunale per la convalida dell’arresto e la celebrazione del giudizio direttissimo. All’esito della udienza il Giudice convalidava l’arresto ed applicava all’indagato la misura cautelare della custodia in carcere richiesta dalla Procura della Repubblica.

L’indagato risulta essere stato già condannato in via definitiva per rapina continuata in concorso, lesione personale in concorso e furto. L’arrestato inoltre è gravemente indiziato dei delitti di truffa in concorso con altri, tentati e consumati, ai danni di persone anziane in Piemonte. Per tali reati l’indagato era sottoposto dal 14 giugno 2023 alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nella Regione Campania.