Un diverbio nato a seguito dell’ospitalità data ad un amico è stata la causa di un primo diverbio tra due coinquilini, poi sfociato in un ennesimo incontro chiarificatore in conseguenza del quale la vittima veniva prima minacciata di morte dal coinquilino e poi colpito al voto con un coltello da colui che era stato ospitato.
A seguito dell’aggressione ha riportato ferite superficiali da arma da taglio alla guancia e al collo, giudicate guaribili in 15 giorni dai sanitari del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dove la vittima si è recato per le cure del caso.
Per questi motivi con le accuse di minaccia e lesioni personali aggravate i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 23enne e un 18enne entrambi residenti a Scandiano. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Scandiano tra la vittima, un 22enne abitante a Scandiano, e il coinquilino 23enne nasceva, la sera del 20 agosto scorso, un acceso diverbio in quanto il 23enne aveva portato in casa un suo amico 18enne contravvenendo alle regole prestabilite circa l’ospitalità di terzi tanto da provocare il disappunto della vittima.
Sembrava una lite verbale finita al momento, ma la notte successiva il 23enne contattava la vittima invitandolo in un vicino parco per chiarire l’accaduto. All’incontro era presente anche il giovane ospitato la sera precedente che osservava la discussione dei due nel corso della quale il 23enne minacciava di morte la controparte. Successivamente, quando la vittima chiedeva all’amico del coinquilino cosa avesse da guardare, questi si avvicinava ed estraendo un coltello dalla tasca dei pantaloni sferrava un fendente al volto della vittima causandogli lievi ferite da taglio alla guancia e al collo poi suturate dai medici dell’ospedale di Reggio Emilia.
Quindi la fuga dei due amici con la vittima che prima ricorreva alle cure mediche per poi presentarsi ai carabinieri di Scandiano e denunciare i fatti. Formalizzata la denuncia, i carabinieri di Scandiano davano avvio alle indagini che, supportate anche dalle precise indicazioni fornite dal denunciante, consentivano di identificare i due presunti autori dei reati che alla luce dei fatti venivano denunciati alla Procura reggiana.