In ambito diagnostico e terapeutico c’è un forte legame tra la Fisica e la Chimica da una parte e la Medicina dall’altra. Hanno avuto modo di comprenderlo gli oltre 200 studenti delle classi quinte del Liceo Scientifico “Aldo Moro” che hanno preso parte al progetto “Fisica e Chimica Medica” coordinato dalla professoressa Claudia Farina. Il percorso ha permesso ai ragazzi, sul finire del loro percorso scolastico superiore, di vedere l’applicabilità nella vita reale delle nozioni imparate a scuola e capire l’importanza di alcune materie scientifiche, di ricevere un contributo importante orientativo per l’imminente scelta universitaria, di acquisire maggiore consapevolezza, come cittadini, della complessa e insostituibile attività dei professionisti e degli strumenti all’avanguardia a disposizione delle strutture sanitarie e dei pazienti.
Il progetto, che è alla sua sesta edizione, si è strutturato su una conferenza a scuola e una serie di incontri in presenza in ospedale. Nel primo appuntamento in aula un Fisico Medico ha presentato gli aspetti legati alla fisica e alla chimica nei macchinari utilizzati per la diagnostica, in particolare il funzionamento della PET e del Ciclotrone mentre un Medico Nucleare ha spiegato il significato dei radiofarmaci, i principi e le applicazioni della medicina nucleare in campo diagnostico e terapeutico e della radioterapia oncologica. Un Tecnico di Radiologia medica infine ha mostrato il percorso diagnostico di un paziente. I professionisti si sono soffermati anche sulla storia dei principali traguardi della fisica che hanno condotto negli anni all’utilizzo di queste tecnologie. Successivamente, ogni classe coinvolta si è recata per una mattina intera nei reparti di Medicina Nucleare e Radioterapia Oncologica dove gli alunni, divisi in gruppi, sono stati guidati dal personale del reparto che ha fornito spiegazioni sulle procedure e sulle apparecchiature.
Gli studenti coinvolti hanno vissuto questa esperienza formativa come un momento di grande crescita personale, lo si evince dal questionario finale che è stato loro somministrato. Dalle risposte emerge infatti che per il 24% dei giovani intervistati il progetto ha influenzato la scelta universitaria. Di questi il 40,5% afferma che gli incontri sono serviti a confermare la scelta. Per il 76,6% degli studenti il progetto è servito anche a migliorare la propria opinione sulla Sanità. Tra gli aspetti che hanno maggiormente colpito gli studenti spicca l’innovazione delle apparecchiature dedicate alla diagnostica.
“Dai commenti lasciati volontariamente dai ragazzi – spiega il Direttore del Dipartimento Oncologico e Tecnologie Avanzate Annibale Versari -si deduce che hanno apprezzato la professionalità e la competenza, ma anche l’umanità e la disponibilità del personale acquisendo la consapevolezza di un territorio ricco di servizi altamente qualificati, frutto di una comunità che si impegna nella cura della persona. Hanno inoltre afferrato l’importanza dello studio finalizzato al benessere dei pazienti, del sapere e della ricerca messi al servizio di chi si trova in una condizione di malattia e l’entusiasmo dei professionisti nel trasmettere alle nuove generazioni quanto si sta facendo. I dati in percentuale sono simili a quelli delle passate edizioni e danno l’idea di quanto sia utile ripetere l’iniziativa. E’ fondamentale che la conoscenza delle strutture sanitarie avvenga in veste di cittadino e non di utilizzatore/paziente in quanto la visione è neutrale e aperta a cogliere tutti gli aspetti. In questo modo si crea un clima di fiducia che potrà avere un effetto positivo nell’eventuale approccio da paziente o parente di paziente. Ultimo punto, altrettanto importante, l’aiuto nella scelta del proprio futuro attraverso la conoscenza delle opportunità, crea nei nostri giovani motivazioni e scelte consapevoli. Qualora la scelta sia per una professione sanitaria, si offrirà ai pazienti l’opportunità di incontrare personale più sereno e motivato”.
“Sono insegnamenti – rimarca con soddisfazione il Dirigente scolastico del Liceo “Moro” Daniele Cenini – che vanno al di là dell’apprendimento strettamente disciplinare e conferiscono valore all’intero percorso liceale. Questo progetto rappresenta un tassello importante nel nostro curriculum che trascende l’ambito scolastico per approdare nelle competenze di cittadinanza”.