La rotatoria Rabin, tra via Nonantolana e la tangenziale nord Rabin, sarà potenziata attraverso un nuovo assetto con due corsie esterne all’infrastruttura che alleggeriranno i flussi di traffico in transito sulla stessa.
Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 29 giugno, ha dato il via libera all’unanimità al progetto sulla rotatoria Rabin in variante agli strumenti urbanistici con l’apposizione del vincolo all’esproprio sui terreni interessati per pubblica utilità.
“L’intervento – ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – consentirà di migliorare la fluidità del transito veicolare in quella che è la strada a più alto transito di veicoli della provincia sia per i mezzi pesanti sia per le autovetture e, quindi, la connessione con la tangenziale di Modena”. L’assessora ha aggiunto che “è stata chiesta una valutazione dell’opera anche in relazione allo sviluppo di un’altra importante infrastruttura in corso di progettazione, che è la ciclabile Modena-Nonantola”, oltre che richiesto l’inserimento di alcuni elementi di tipo paesaggistico.
Il progetto, sviluppato dalla Provincia che per l’approvazione ha convocato una Conferenza dei servizi, prevede in particolare lo spostamento verso ovest della rotatoria, aggiungendo una corsia stradale di circa 120 metri lineari a nord della via Nonantolana e ricavando sul sedime della precedente due rami di svio del traffico che consentiranno ai mezzi diretti dalla tangenziale verso Navicello e da Navicello sulla Nonantolana in direzione Modena di transitare senza immettersi in rotatoria. L’intervento, finanziato con fondi propri della Provincia per un valore di 1 milione 550 mila euro, si inserisce in un progetto più ampio che prevede anche un secondo stralcio funzionale per la creazione di un tratto a quattro corsie su via Nonantolana, con due sottostrade laterali, tra il ponte nuovo sul fiume Panaro e la rotatoria stessa.
I lavori, per una durata complessiva intorno agli otto mesi, riguarderanno inoltre la bonifica dell’area dell’ex distributore su cui sorgerà la nuova rotatoria e la demolizione dei fabbricati residuali, la modifica e l’ampliamento dell’impianto di illuminazione esistente, lo smontaggio e rimontaggio della barriera antirumore, la realizzazione di una nuova barriera guard-rail, il rifacimento del sistema di scarico delle acque superficiali, lo spostamento e adeguamento o protezione di tutti i sottoservizi a cura degli enti gestori, la modifica della segnaletica verticale e opere di verde nelle aree residuali.
La Commissione Qualità Ambiente e Paesaggio sul progetto ha espresso parere favorevole condizionato, chiedendo di riproporre la stessa tipologia di barriera in legno esistente, di minor impatto visivo, anche per le porzioni di nuova realizzazione, e di piantumare l’area a ovest con l’obiettivo di mitigare il nuovo manufatto rispetto all’area rurale al confine e di rendere la superficie interamente permeabile.
Aprendo il dibattito, Vincenzo Walter Stella di Sinistra per Modena ha evidenziato come la rotatoria rappresenti l’ingresso alla città e necessiti di un sistema aggiuntivo di rami di svio autonomi che riduca i flussi di traffico sulla rotatoria. “Si tratta di un buon progetto – ha affermato – in quanto offre una risposta a un costo moderato attraverso lo spostamento della rotatoria. Non dobbiamo illuderci che si risolva completamente il problema di congestione dell’area, la cui soluzione definitiva sarà difficile da trovare, ma è un primo stralcio nel miglioramento dei carichi in previsione del completamento anche con un intervento di mobilità dolce”.
Giovanni Bertoldi di Lega Modena ha annunciato voto a favore e ha parlato di “buon progetto” su un asse stradale molto congestionato “da portare avanti nei tempi più brevi possibili: l’iter ci risulta comunque a buon punto”. Per il capogruppo “è un peccato non poter realizzare questo intervento insieme a quello della ciclabile Modena-Nonantola in progettazione, ciò avrebbe potuto ridurre tempi e costi, ma abbiamo capito che i canali di finanziamento sono differenti e che non è possibile”.
In dichiarazioni di voto, Antonio Carpentieri ha annunciato il voto a favore del gruppo Pd dichiarandosi impressionato per il numero di veicoli registrati al mese nel tratto, pari a circa 500 mila. “Si tratta di un’opera pubblica a nostro parere utile, rispettosa e necessaria. Questo intervento – ha detto – non prevede infatti consumo di suolo, va a beneficio dell’ambiente perché fluidificherà il traffico abbattendo l’inquinamento provocato dai mezzi coinvolti nei rallentamenti sul tratto e accorcerà gli spostamenti tra Modena e Nonantola”.