L’inciviltà di coloro che abbandonano i rifiuti sul territorio di Casalgrande sta trasformando la zona in una discarica per i comuni circostanti. Questo fenomeno è in aumento, soprattutto dopo l’introduzione del sistema porta a porta a Sassuolo e Scandiano l’anno scorso.
Casalgrande è diventata il bersaglio di individui maleducati che portano qui i loro rifiuti dai territori limitrofi. I cassonetti sono stracolmi di carta e plastica, con ammassi di materiale già differenziato. Questo dimostra che il problema non riguarda la raccolta di rifiuti organici o indifferenziati. Ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso.
Se ci sono difficoltà nel conferire i rifiuti, la soluzione non può essere quella di sporcare il territorio circostante. Questo dimostra solo ignoranza e disprezzo per la comunità.
Come comune, stiamo prendendo provvedimenti per contrastare e prevenire questo fenomeno. Stiamo installando telecamere in diversi punti e cercheremo di sanzionare quanto più possibile i comportamenti scorretti.
Utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per proteggere il nostro ambiente e i cittadini che si comportano correttamente.
Questa situazione ci fa capire ancora una volta che è necessario ripensare il sistema di raccolta porta a porta. La nostra amministrazione ha cercato di portare avanti questa battaglia nelle sedi appropriate, ma non ha trovato disponibilità ad ascoltarci.
A partire dalla metà di luglio, il Comune di Bologna decreterà la fine del sistema porta a porta nel centro storico. Sono state sollevate molte polemiche sulla funzionalità di questo sistema, e oltre 5.000 firme sono state raccolte per chiedere una revisione completa del sistema di raccolta dei rifiuti urbani, evidenziando una serie di problemi e disagi che si sono progressivamente intensificati.
Anche a Modena, c’è un forte ripensamento, incluso da parte della maggioranza del Partito Democratico (PD), che, a seguito della protesta di molti cittadini, sembra ora voler apportare rapidamente modifiche al sistema porta a porta.
A Bologna, si è scelto di evolvere il sistema di raccolta con un approccio stradale, utilizzando cassonetti tradizionali e/o interrati per la raccolta dei rifiuti differenziati, mentre i cassonetti informatizzati con misurazione dei volumi conferiti verranno utilizzati per l’indifferenziato.
Questa è proprio la soluzione che la nostra amministrazione ha cercato di promuovere, ma ha sempre trovato una chiusura totale e nessuna possibilità di testare alternative al sistema porta a porta attualmente in uso. Abbiamo sperimentato questo sistema nella frazione di Salvaterra, dove sono emerse le stesse criticità lamentate da altri comuni.
Non ci sono ostacoli tecnici all’implementazione di questo sistema nel nostro territorio. Non intendiamo imporlo a nessuno, ma desideriamo semplicemente testarlo a Casalgrande, convinti che i livelli di raccolta differenziata potrebbero essere allo stesso livello se non addirittura superiori al porta a porta, con una minore circolazione dei mezzi di raccolta, un miglior controllo dei costi e un progressivo avvicinamento alle tariffe puntuali per premiare i cittadini più virtuosi in materia di riciclo.