«Ringraziamo l’Ispettorato del lavoro per l’attività svolta, affinchè le norme sul lavoro e sulla sicurezza vengano pienamente applicate.Da sempre sosteniamo che il mancato rispetto delle leggi sia di per sé un fatto grave, che genera oltretutto fenomeni di distorsione delle regole di concorrenza leale, a danno di chi le leggi invece le osserva, come la gran parte degli operatori del mercato del lunedì», commentano Fiva-Confcommercio Modena e Anva-Confesercenti, le Associazioni dei commercianti su suolo pubblico.

«Da anni – attaccano Fiva e Anva- denunciamo in tutte le sedi istituzionali l’inaccettabile deriva del Mercato al Novi Sad, passato dall’essere un fiore all’occhiello nazionale della città ad evento settimanale che ha perso appeal e credibilità agli occhi dei consumatori, anche a causa di una gestione disastrosa: torniamo a chiedere all’Amministrazione Comunale un intervento finalizzato ad una svolta radicale, anche nella gestione del mercato, che contempli innanzitutto maggiori e mirati controlli, in particolare, sulla merce che non può e non deve essere venduta, come l’abbigliamento usato e contraffatto, presente purtroppo ogni lunedì in banchi più volte segnalati alle Forze dell’Ordine».

«Ribadiamo infine – puntualizzano le Associazioni – la necessità, ad oltre due anni e mezzo dalla stipula della convenzione tra il Comune di Modena e il Consorzio “Il Mercato” per la gestione dell’area mercatale, di giungere alla definitiva attuazione delle norme che prevedono diversi obblighi in capo al Consorzio: l’incasso dei canoni e delle spese dagli operatori partecipanti alle edizioni del lunedì, attraverso modalità tracciabili e di quanto dovuto dagli stessi per le edizioni della terza domenica del mese, prima del loro svolgimento».