Nuovi investimenti nella ricerca in Emilia-Romagna, con l’obiettivo di portare la quota regionale al 3%, avvicinando il territorio ai primi dieci tra le 270 regioni europee. Con un forte impulso sul versante della sostenibilità.
Con quasi 29 milioni di euro, la Regione ha approvato un bando per il potenziamento infrastrutturale dei Tecnopoli, rete che va da Piacenza a Rimini, nell’ambito del Programma regionale Fesr 2021-2027.
Ventidue milioni per “infrastrutture di ricerca” e 6,7 milioni per “efficientamento energetico ed energie rinnovabili”.
L’intervento andrà a sostenere il potenziamento delle sedi dei Tecnopoli, aumentando così la capacità operativa di infrastrutture dove è forte la sinergia fra università, alta formazione e sistema socio-produttivo, con particolare riferimento alle aree della Smart specialization strategy regionale.
“In questi giorni difficilissimi, in cui una parte così estesa del territorio regionale è stata colpita duramente da un’alluvione senza precedenti, questa misura rappresenta un segno concreto di fiducia e speranza nel futuro di tutto il sistema emiliano-romagnolo, dai centri per le ricerca alle imprese e al lavoro. Un forte impulso alla crescita della ricerca in Emilia-Romagna ponendoci ai vertici tra le regioni europee. Così- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- aumenta la nostra capacità di affrontare le grandi sfide e rispondere ai nuovi bisogni delle società, affermando un nuovo paradigma di innovazione per la transizione economica verso modelli di produzione e consumo più equi e sostenibili. Questo in coerenza con quanto fissato dal Patto per il Lavoro e il Clima”.
“Oltre a potenziare le infrastrutture e ampliare le opportunità di ricerca- concludono Bonaccini e Colla- attraverso il bando si intende intervenire sulla rete di Tecnopoli regionali anche con una prospettiva energetica, finanziando degli interventi di riqualificazione e favorendo l’utilizzo di energie rinnovabili”.
Il bando
I progetti potranno prevedere misure di espansione, di qualificazione di spazi da mettere a disposizione dell’attività di ricerca e trasferimento delle conoscenze, anche alle imprese, di acquisizione di nuove tecnologie per la realizzazione di laboratori di ricerca, connettendo la strategia di specializzazione regionale con le filiere produttive, l’organizzazione di spazi per la presenza delle imprese e la collaborazione con organismi di ricerca.
Questi progetti potranno essere integrati da interventi finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche, con conseguente riduzione dei consumi negli edifici pubblici e privati.
I progetti possono inoltre prevedere degli interventi finalizzati alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici pubblici, sostenendo principalmente l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termini, nonché l’installazione di pompe di calore.
Il contributo massimo concedibile è pari a 1,5 milioni di euro per i tecnopoli che abbiano una sede unica principale, e di 2,6 milioni di contributi per i tecnopoli con sedi diffuse.
A questi si possono aggiungere ulteriori 500mila euro per progetto ai fini di attività dedicate all’efficientamento energetico per i tecnopoli con una sede unica: ulteriori 800mila euro per i tecnopoli con una sede diffusa.
I Tecnopoli
La Rete dei tecnopoli è costituita da 11 infrastrutture, dislocate in 20 sedi sul territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività e servizi specializzati a supporto dell’innovazione delle imprese, delle persone e del territorio.
Eccellenza di livello internazionale, il Tecnopolo di Bologna Data Valley Hub ospita alcuni dei più potenti High Performance Computer al mondo, ed è il riferimento internazionale per il supercalcolo, i Big Data e l’Intelligenza Artificiale, con applicazioni nell’ambito scientifico e tecnologico.