In occasione del 163esimo anniversario della fondazione del Corpo di Polizia locale, celebrato nella mattinata di oggi, giovedì 25 giugno, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha innanzitutto ricordato l’evento meteo senza precedenti che ha messo in ginocchio tutta la zona orientale della regione.
“Alle comunità colpite dall’alluvione abbiamo espresso da subito la nostra più profonda solidarietà e vicinanza – ha affermato – e non ci siamo limitati a dirlo, ma siamo subito diventati operativi. Siamo andati sul campo e proprio la Polizia locale ha risposto subito presente con un contingente partito per la Romagna e sono partiti anche tanti volontari di Protezione civile, singoli cittadini e associazioni”.
Intervenendo nella Sala Rabitti dopo l’intitolazione a Gino Montipò del piazzale antistante il Comando di via Galilei con la scopertura della targa di dedica e la benedizione da parte del vicario generale monsignor Giuliano Gazzetti, il sindaco ha ricordato, quindi, che, pur in modo non paragonabile, anche Modena è stata impattata dall’emergenza. “Il lavoro sul campo è stato eccezionale e la Polizia locale ha lavorato h24 in connessione con Prefettura, Cup di Marzaglia, Vigili del fuoco e tutte le componenti del sistema di Protezione civile. Quello che è successo – ha ribadito – ci indica chiaramente che le opere idrauliche concluse negli ultimi anni hanno funzionato e che quindi è fondamentale che Aipo, Regione, Consorzi completino gli investimenti sul nostro territorio”.
Rispetto a questioni più strettamente legate alle sicurezze urbane nel primo anno interamente post pandemia, Muzzarelli ha evidenziato alcuni temi di forte attualità: “la condizione di marginalità e disagio delle giovani generazioni che non può essere affrontata solo con coordinate sicuritarie”, ma anche “la forte richiesta di vicinanza e di presa in carico dei problemi delle persone pericolosamente in bilico tra l’interesse individuale e di comunità” e d’altra parte la mancanza di provvedimenti che potrebbero dare maggiore strumenti. “Non si vede all’orizzonte alcuna riforma organica e nazionale della Polizia locale così come la Questura non è ancora passata in fascia A. Le urgenze del Governo sembrano altre, mentre nelle città è sempre più attuale la richiesta di sicurezza integrata e partecipata che si concretizza in politiche e azioni trasversali”, ha commentato. Altro tema su cui è necessario un cambio di passo è la gestione dei flussi migratori in riferimento ai richiedenti asilo ma anche ai minori stranieri non accompagnati.
Ringraziando il comandante, la vice e tutti gli operatori della Polizia locale, il sindaco Muzzarelli ha infine assicurato che l’Amministrazione comunale farà fino in fondo la propria parte. “Completeremo il Piano per le sicurezze e continueremo a investire sulle sicurezze a tutti i livelli: sulla Polizia locale, sulle tecnologie, sulla sicurezza stradale, sulla legalità, sulla rigenerazione urbana e sulla sicurezza partecipata”.
Il comandante Roberto Riva Cambrino ha, in particolare, ricordato le selezioni in atto per nuovo personale di Polizia locale e il processo d’informatizzazione riguardante anche il sistema d’informazione alla popolazione nei casi di emergenze e di Protezione civile. Sottolineando il carattere corale, di lavoro di squadra del Corpo, il comandante ha poi evidenziato alcuni episodi emblematici e il lavoro quotidiano svolto dalla Polizia locale: dall’intensa attività di Ufficio Infortunistica, gruppo motorizzato, Nucleo problematiche del territorio all’attività non meno importante della Centrale operativa chiamata a gestire migliaia di chiamate all’anno, della Polizia giudiziaria, dell’Ufficio sanzioni con oltre 190mila accertamenti annui, dei Nuclei commerciale, Edilizia e Ambiente, Antievasione Tributi locali. Un plauso particolare, infine, al Gruppo volontari della protezione civile, mentre per quanto riguarda la Polizia locale (“l’impresa più ardua è stata limitare il numero di volontari, tante sono state le adesioni”), il comandante ha ricordato che il servizio in Romagna continuerà fino al 3 giugno.