Continuano le operazioni sulla rete di canali del Consorzio, tutta in regime di scarico per accogliere e fare transitare i 150 mm di pioggia caduti in 24 ore nella zona di Bondeno; 60-80 sono invece i millimetri caduti mediamente nel resto del comprensorio di bassa pianura.
Oltre che con lo scolo per gravità, si procede coi pompaggi mediante le idrovore degli impianti Cipollette e Moretta, funzionanti a pieno regime a Bondeno. Sempre nel bondenese, a Stellata è l’impianto Pilastresi impegnato alla massima capacità per scaricare una eccezionale quantità d’acqua con portate sino a 85 m3/s. per far defluire l’acqua in Po che, sebbene il livello di quest’ultimo sia in crescita, riceve senza grandi problemi. Dalla Botte Napoleonica vengono altresì scaricati ulteriori 30 m3/s. Anche se le piogge attualmente sono più deboli, proseguiranno le operazioni idrauliche e il monitoraggio nei prossimi giorni in attesa delle nuove precipitazioni previste per il fine settimana. Per la zona di destra Panaro le piogge diffuse hanno riempito la rete che attualmente è in massimo scolo. Non si segnalano invece particolari situazioni di criticità nella zona di alta pianura dove le precipitazioni sono state meno intense.
Il Direttore Generale del Burana precisa: “Siamo in costante contatto con la Protezione Civile regionale ed il personale è stato attivato preventivamente h24 per fronteggiare ogni possibile criticità. La rete idraulica ha reagito nonostante le eccezionali precipitazioni riuscendo a far defluire volumi idrici fino a 115 m3/s. Dobbiamo continuare a prestare massima attenzione alle precipitazioni intense che potranno verificarsi su zone circoscritte dell’areale per scolare l’acqua nel più breve tempo possibile”.
Il Presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi conclude con una considerazione “La realizzazione del nuovo impianto Cavaliera a Bondeno, finanziato con i fondi del PNRR, della Regione Emilia-Romagna e del Burana servirà in futuro per mitigare le criticità di scolo di una vasta area del nostro comprensorio che deve essere sempre più resiliente agli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici”