A Modena è entrata nel vivo la rassegna “Rigenera Circolare”, il festival dell’architettura dell’Emilia-Romagna, promosso dall’Ordine degli Architetti di Modena, con il parternariato e il patrocinio del Comune di Modena. Dopo la prima passeggiata nel Novecento e l’inaugurazione della mostra fotografica “Circolare” al Cortile del Leccio (la mostra è visitabile gratuitamente fino al 29 aprile) è stata l’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza a ospitare due workshop di grande interesse: quello con l’architetto Roberto Gabrielli, responsabile dell’area pianificazione territoriale, urbanistica e tutela della Regione Emilia-Romagna, che ha fatto il punto sul Piano Urbanistico Generale (PUG) regionale, successivamente il focus sulla figura del maestro giapponese Arata Isozaki, a cura dell’architetto maranellese Andrea Maffei, suo collaboratore e partner del progetto milanese CityLife.
«Come nelle nostre intenzioni – spiega la presidente dell’Ordine Sofia Cattinari –, il Festival è un confronto aperto con diverse iniziative, da cui scaturiscono nuove riflessioni. Si passa dalla scala urbana, incentrata sul futuro delle città in Emilia Romagna, alla scala architettonica, dedicata al genio di Isozaki, uno dei grandi della progettazione contemporanea: il bilancio di queste iniziative è molto positivo». E sull’architetto giapponese, scomparso nel dicembre scorso, Maffei aggiunge: «È stato un ricercatore, un uomo di grande cultura, che ha sempre sviluppato un confronto critico e dinamico con la storia dell’architettura e con il lavoro degli altri architetti, per cercare progetti innovativi che creassero una filosofia sulle nuove forme di architettura contemporanea e che dessero una risposta interessante al tipo di progetto e al luogo in cui era collocato». La Biblioteca Poletti espone, negli stessi giorni, una serie di volumi dedicati all’Architettura Giapponese e al maestro Arata Isozaki.
Il Festival proseguirà fino a sabato 29 aprile con la seconda passeggiata del Novecento, “Itinerario nella città sorta fuori le mura”, con partenza alle 9 da via Saragat: percorso che permetterà di tracciare una breve introduzione su alcune tematiche tra le quali il rapporto con il contesto, il verde pubblico, le strategie urbane e le influenze storiche.
Al fianco del Festival prosegue l’iniziativa dello storico Mercato Albinelli, che durante i giorni della kermesse nei ristoranti e in altre attività propone alcuni piatti ispirati all’urbanistica e all’architettura, veri e propri “menù degli architetti” tutti da gustare. Si tratta di una sorta di itinerario nel gusto che vede alternarsi piatti come “Grattacielo balsamico”, “Architortellino”, “Gnocco multipiano”, Piramide di prosciutto”, “Barocco siciliano”, Rosoni ripieni”, “Porchetta minimalista”, fino alla “Ghirlandina da bere” e tanti altri. Il Mercato Albinelli, inoltee, ospita il “Corner Rigenera” con informazioni riguardo al Festival e alla mostra: l’ultimo giorno di apertura del Corner, il 29 aprile, ci sarà la possibilità di consultare la nuova Guida di Architettura Contemporanea Emilia Romagna.