Ricordi, aneddoti, curiosità di un periodo d’oro del ciclismo italiano, quanod i nostri ciclisti trionfavano ai mondiali, nei grandi giri o nelle classiche.
Un tuffo nel passato, in attesa della prima storica partenza della decima tappa del Giro d’Italia da Scandiano, quello che ieri sera ha radunato oltre 200 appassionati di ogni età al MADE di Scandiano.
Sul palco infatti c’erano due leggende del ciclismo anni ’90 quali sono Gianni Bugno e Claudio Chiappucci. Due che hanno fatto la storia recente del ciclismo, tra trionfi e grandi imprese.
“Parte oggi da qui – ha detto il sindaco Matteo Nasciuti – il conto alla rovescia verso il 16 maggio prossimo, quando tutta Scandiano accoglierà per la prima volta nella sua storia una partenza di tappa del Giro d’Italia. Una partenza che segna un però un traguardo storico per noi… Quello di portare a Scandiano la carovana più importante d’Italia, una manifestazione sportiva che non ha eguali e che tante volte è passata di qua senza però fermarsi.Si tratterà di una festa per tutta la nostra comunità, che compie quest’anno 600 anni”.
Incalzati dalle domande di Davide Cassani, ex ct della nazionale, e da quelle del pubblico in sala, i due ciclisti lombardi hanno scherzato sulla “vocazione al secondo posto” del Diablo (come era conosciuto Chiappucci) e sull’indole schiva e riservata del due volte campione del mondo Bugno.
Una serata, organizzata dal Comune di Scandiano in collaborazione con l’Associazione Grandi Terre Reggiane e l’associazione nazionale ex corridori ciclisti, con Paolo Tedeschi in sala, che ha visto una partecipazione straordinaria di appassionati in una sala allestita per l’occasione anche con le maglie storiche dei campionissimi del ciclismo italiano, collezionate da Claudio Cattani.
Preziosa anche la collaborazione delle società ciclistiche scandianesi e dello staff del MADE. Presenti in sala anche i testimonial della tappa scandianese del Giro, Lauro Grazioli e Eugert Zhupa, oltre a Giammaria Manghi per la Regione Emilia Romagna, il sindaco di Baiso Fabrizio Corti e tante autorità scandianesi.