L’attesa Delibera della Giunta Comunale di Bologna, che dà avvio alla variante del PUG ed alle conseguenti modifiche del correlato Regolamento Edilizio, segna un decisivo cambio di passo per il futuro dell’urbanistica della Città di Bologna.
ANCE EMILIA Area Centro (rappresentata dal Presidente, Leonardo Fornaciari), le Associazioni di Categoria (rappresentate dal Coordinatore di TIM.BO, Lanfranco Massari) e gli Ordini Professionali (rappresentati dagli Ordini della Provincia degli Architetti, degli Ingegneri, dal Collegio dei Geometri e da ASSO Ingegneri e Architetti Emilia Romagna), che in questi mesi si sono ampiamenti confrontati – in sede di gruppo di lavoro tecnico – con l’Assessore Raffaele Laudani e l’Ufficio di Piano, salutano le novità con unanime approvazione.
Se, quanto alla sostanza, si danno finalmente risposte agli operatori e all’emergenza abitativa di Bologna, quanto al metodo, nondimeno, si valuta con grande favore il nuovo corso di dialogo e di confronto inaugurato da questa Amministrazione.
Oggi, ad un anno dall’approvazione del nuovo Piano Urbanistico PUG e del relativo Regolamento Edilizio della città di Bologna, l’Amministrazione del Sindaco Lepore, constatato l’immobilismo della rigenerazione e la mancata creazione di nuovi alloggi per le fasce deboli, sollecitata da una necessità di rinsaldare (se non ricreare) il rapporto Pubblico/Privato, che è la vera chiave di volta per le rigenerazioni urbane e le ristrutturazioni complesse, ha inaugurato un rinnovamento, basato sulla fiducia reciproca, per tendere ad un bene comune, ed ha accettato un confronto con i portatori di interesse della città, rendendo come detto possibile la formazione del Tavolo Tecnico suddetto, composto da ANCE EMILIA Area Centro, TIM.BO e dalle rappresentanze degli Ordini Professionali.
Gli attori coinvolti, dando atto e merito all’Assessore Laudani per quanto riguarda chiarezza di visione unita a disponibilità al dialogo e fattiva collaborazione, sottolineano l’atteggiamento dimostrato dall’Amministrazione, nel non volersi sottrarre ad un confronto con i privati e nel voler trovare le soluzioni che rendessero fattibili la rigenerazione della città nel rispetto dei reciproci interessi; confronto che non è certo mancato, a volte anche molto sentito, ma finalmente si intravede un primo risultato.
Il Presidente di ANCE EMILIA Area Centro, Leonardo Fornaciari, dichiara: “sono soddisfatto di vedere che il tanto impegno che abbiamo profuso in queste discussioni, e che ha impegnato mesi del nostro duro lavoro, stia iniziando a dare i suoi frutti. Le notizie sulla stampa, in questi giorni hanno evidenziato perlopiù la rimozione dei vincoli in centro storico per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, modifica della quale prendiamo atto, ma non è certo il tema – pur da registrare per certo verso positivamente in quanto andrà a favorire la produzione di energia da fonte rinnovabile – più importante; la modifica agli strumenti urbanistici deve contenere molto di più, con una visione sistemica. La questione principale è dare una risposta abitativa alla città di Bologna, anche favorendo, con meccanismi di premialità, lo sviluppo dell‘edilizia sociale ERS.”.
Altre questioni poi, di stampo regolamentare, andranno opportunamente modificate ed integrate, con elementi puntuali o generali che sblocchino le criticità emerse dal Tavolo Tecnico e che, in quanto individuate come freno alla rigenerazione urbana, devono trovare accoglimento, quali ad esempio le prescrizioni per gli edifici vincolati e gli edifici privi di reale interesse storico (ES), le demolizioni e le ricostruzioni, le dotazioni territoriali e loro monetizzazione, il verde pensile, la definizione di alloggio minimo, la regolamentazione dei parcheggi pertinenziali, di quelli a raso, le distanze minime, le altezze massime, i cambi d’uso ed i tempi di rilascio dei titoli abilitativi.
Si auspica ora un’accelerazione decisa di questi processi di trasformazione, vitali per la Citta, che dovranno essere messi a terra in tempi rapidi: Bologna è pronta a cambiare passo verso una vera rigenerazione urbana e un processo qualitativo delle trasformazioni. Bologna è fra le 100 citta carbon neutral entro il 2030, è una grande sfida che siamo pronti a cogliere, confermando disponibilità al confronto e alla collaborazione, per il raggiungimento di un comune obiettivo.