Quest’anno l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ha registrato una significativa ripresa del flusso dei passeggeri, nonostante la parziale permanenza di misure sanitarie anti Covid 19 e la situazione di incertezza internazionale in alcune destinazioni estere, il traffico aereo ha vissuto un rilancio verso i picchi registrati in epoca pre-pandemia.
In tale contesto l’Ufficio di Polizia di Frontiera dello scalo bolognese ha conseguito, a consuntivo di un anno di intenso operativo aeroportuale, a presidio dell’attività di vigilanza e sicurezza dello scalo e della sorveglianza della frontiera, importanti risultati in termini di persone identificate e di provvedimenti eseguiti.
Nello specifico sono stati identificati e sottoposti a verifica documentale oltre 2.100.000 passeggeri; sono stati applicati 129 provvedimenti amministrativi di respingimento alla frontiera ed eseguite 19 misure cautelari; 91 persone sono state arrestate e 155 denunciate a piede libero.
Si tratta di un bilancio significativo da cui muovere nell’ottica di una ulteriore ed auspicabile implementazione del traffico per il futuro periodo e alla luce della prossima attuazione del regolamento UE Entry Exit, che detterà nuove e più stringenti regole per la verifica dei passeggeri provenienti dai Paesi Terzi, che giungeranno in Italia per trascorrere brevi periodi di soggiorno.