Il 24 ottobre è la giornata mondiale contro la poliomielite, una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. Ne abbiamo parlato con il dottor Ruggero Leonelli, membro della Commissione Polio Plus del Rotary club Sassuolo.

 

Perché il 24 ottobre è così importante per il Rotary?

Tutto inizia nel 1979, quando alcuni Rotary Club italiani, in collaborazione col rotariano Albert Sabin, ideatore del vaccino antipolio che rinunciò al brevetto, avviano un progetto per acquistare e distribuire tale vaccino a più di sei milioni di bambini nelle Filippine. Questo è il primo atto di un progetto di dimensione mondiale che negli anni successivi prende il nome di Polio Plus, ovvero l’eradicazione della poliomielite dal mondo. Nel 1985 si contano circa 350.000 casi di poliomielite in 125 Paesi nel mondo. Il Rotary International lancia ufficialmente il progetto per la vaccinazione del numero maggiore possibile di bambini e per fare questo sono impegnati migliaia di volontari rotariani in tutto il mondo. Ad oggi il Rotary ha destinato al progetto oltre un miliardo di dollari.

 

A che punto siamo nella lotta alla malattia?

Nel 2020 l’OMS ha dichiarato il continente africano polio-free, aggiungendosi così alle altre aree libere dalla polio come le Americhe (1994), la Regione del Pacifico (2000), l’Europa (2002) e il Sud-Est asiatico (2014). Tuttavia, ad oggi si deve ancora completare l’immunizzazione della popolazione di Afghanistan e Pakistan, dove la polio è tuttora endemica.

 

Recentemente sono stati segnalati casi in Paesi occidentali. C’è da preoccuparsi?

L’allarme si è diffuso nel febbraio-maggio 2022 a Londra, dove campioni di virus sono stati rilevati nelle acque reflue della capitale britannica. Ora anche a New York cresce la preoccupazione; è stata una funzionaria sanitaria a lanciare un nuovo allarme dopo che recentemente un uomo non vaccinato è rimasto paralizzato a causa del virus nella contea di Rockland. Oltretutto, qualche anno fa si è osservata la presenza del virus anche in Israele; in Ucraina è iniziato nel 2021 un focolaio di polio tutt’ora in corso. La poliomielite sembrava una minaccia superata da decenni, ma i casi avvenuti negli ultimi tempi in varie parti del mondo, indicano che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia nei suoi confronti. Agnese Collino, supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, ha dichiarato che l’Italia è a buon punto in termini di copertura, ma questa non è una buona ragione per abbassare la guardia: è’ importante che chi non l’abbia ancora fatto si vaccini.

 

Cosa intende fare il Rotary di Sassuolo per sensibilizzare sul tema?

Da oggi è on line sul nostro canale YouTube – e sarà diffuso anche su Instagram e Facebook – un appello alla vaccinazione lanciato con un video messaggio dal cantautore sassolese Alberto Bertoli e da Beppe Carletti dei Nomadi. Il Rotary vuole ringraziare di cuore questi due grandi artisti, che attestano ancora una volta la loro sensibilità verso i più fragili.