La Cgil di Sassuolo critica fortemente la scelta del Comune di aver introdotto, da alcuni anni, come requisito per la famiglia che intende accedere a servizi e bonus rivolti ai bambini nella fascia della prima infanzia e della scuola primaria e media, di non avere, a qualsiasi titolo, debiti pregressi nei confronti dell’Amministrazione comunale.
Quindi in caso di morosità nel pagamento del trasporto scolastico o dei servizi per l’infanzia, il Comune può procedere alla sospensione del servizio, anche nei confronti dei fratelli e sorelle del bimbo a cui il debito della famiglia fa riferimento.
Sempre nel provvedimento comunale, inoltre, è stabilito che il permanere di consistenti e reiterati debiti può comportare la decadenza dall’assegnazione di alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica), dalla concessione di affitti agevolati, di buoni libri e di altri eventuali benefici concessi dall’Amministrazione.
“Questi provvedimenti, che a mio avviso sono di per sé sbagliati, lo sono a maggior ragione oggi a fronte di una situazione economica delle famiglie che sta peggiorando” afferma Cesare Pizzolla coordinatore della Cgil distretto di Sassuolo.
“I servizi e gli aiuti pubblici alle famiglie – continua Pizzolla – devono proprio servire a quelle famiglie che sono in situazione di disagio socio-economico per poter garantire ai propri figli l’accesso ai servizi primari. E’ fin troppo evidente che gli aiuti non servono per chi ha già mezzi per permettersi servizi e prestazioni, ma servono invece proprio per le famiglie che non sono in condizione di poter pagare, al fine di evitare penalizzazioni e discriminazioni fra i bambini”. Non è sufficiente neppure l’accordo di rateizzo che il Comune concede per tornare ad avere il servizio, perché molto spesso le famiglie indigenti non sono neppure in grado di fare il rateizzo, difficilmente sanno di poter onorare.
Per un’Amministrazione a maggioranza Lega, partito che esprime anche il primo cittadino, “mi sembra incredibile – prosegue il sindacalista – che mentre a livello nazionale Salvini proponga come tratto distintivo dell’azione politica del suo partito la rottamazione delle cartelle esattoriali e i condoni, a livello locale si precluda la possibilità di accedere a servizi così importanti che, non per scelta o per disonestà, ma per necessità, le famiglie non sono in grado di onorarne i pagamenti alle normali scadenze”.
Per il coordinatore della Cgil di Sassuolo occorre invece fare il contrario: con una vera lotta all’evasione fiscale e con l’imposizione fiscale progressiva, così come previsto dalla nostra Costituzione, si devono trovare i soldi per dare risposta alle famiglie in difficoltà e non penalizzarle! Non si possono fare condoni a pioggia e poi a livello locale non si hanno soldi per aiutare chi è veramente in difficoltà.
“Chiedo al Comune di Sassuolo di rivedere la norma – conclude Pizzolla – e mi rivolgo in tale senso anche a tutti gli altri amministratori dei Comuni del distretto ceramico che hanno o pensano di introdurre tali criteri”.