Altri 10 milioni e 646.370 euro di fondi Pnrr arrivano in territorio reggiano, destinati al potenziamento di asili nido e scuole dell’infanzia, grazie alla linea di investimento 1.1 della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1. Le graduatorie diffuse ieri dal Governo hanno infatti accolto le richieste avanzate da ben 7 Comuni reggiani.
I finanziamenti più consistenti sono stati concessi per la costruzione di nuovi edifici da destinare ad asili nido e scuole dell’infanzia. Nel dettaglio, 2 milioni 904.000 euro sono stati assegnati al Comune di Reggio Emilia, 2 milioni e 35.200 euro al Comune di Toano e 1 milione e 270.000 euro a quello di Montecchio. Un milione e 485.000 euro andranno invece al Comune di Castellarano per la riqualificazione funzionale e la messa in sicurezza di edifici scolastici che consentano il recupero della struttura per la creazione di nuovi posti sempre in nidi ed asili, cui si aggiungono- per ampliamenti di edifici scolastici finalizzati alla realizzazione di asili nido e scuole dell’infanzia – 1,4 milioni al Comune di San Martino in Rio, 1,2 milioni al Comune di Boretto e 352.170 euro a quello di Villa Minozzo.
Per la Provincia di Reggio Emilia si tratta di “un ulteriore, ottimo risultato ottenuto grazie al lavoro congiunto con tutti gli amministratori che abbiamo coordinato e che ci ha permesso di intercettare ulteriori risorse, portando a oltre 60 i milioni destinati al potenziamento e al miglioramento delle scuole reggiane di ogni ordine e grado”.
Questa linea di investimento Next Generation Eu, intende aumentare l’offerta educativa nella fascia 0-6 anni su tutto il territorio nazionale, attraverso la costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia o la messa in sicurezza di quelli esistenti, in modo da migliorare la qualità del servizio, facilitare le famiglie e quindi il lavoro femminile, incrementare il tasso di natalità.
Il fine è raggiungere l’obiettivo europeo del 33% relativo ai servizi per la prima infanzia, colmando il divario oggi esistente – in particolare nel Mezzogiorno – sia per la fascia 0-3 che per la fascia 3-6 anni, riconoscendo a bambine e bambini il diritto all’educazione fin dalla nascita e garantendo un percorso educativo unitario e adeguato alle caratteristiche e ai bisogni formativi di quella fascia d’età, anche grazie a spazi e ambienti di apprendimento innovativi. “Un’occasione davvero storica per riqualificare e rinnovare il patrimonio edilizio di nidi e scuole di infanzia – sottolinea la Provincia – Ammodernando e rendendo più sicuri e accoglienti nidi e asili, costruendone anche di nuovi, non solo aumenteremo i posti a disposizione, ma potremo anche permettere di sviluppare nuovi progetti dal punto di vista didattico, garantendo al nostro sistema educativo di mantenersi su livelli di eccellenza”.