Si era messo alla guida con un tasso alcolico oltre il quadruplo del consentito un automobilista 49enne denunciato dalla Polizia locale di Modena a seguito di un incidente stradale: durante la marcia, infatti, il mezzo condotto dall’uomo si è scontrato con un altro veicolo in sosta. L’episodio, avvenuto in via Emilia est, costituisce solo uno dei tre casi di guida in stato di ebbrezza di carattere penale rilevati negli ultimi giorni dalle pattuglie del Comando di via Galilei, la cui attività quotidiana rientra nell’ambito del programma comunale per la sicurezza stradale che include interventi e azioni finalizzate a sostenere e promuovere la mobilità sostenibile e in sicurezza.

Il 49enne, in particolare, stava viaggiando con la sua Opel Corsa in direzione del centro città quando, arrivato nei pressi dell’incrocio con via Cortese, ha perso il controllo del veicolo e, dopo aver sbandato, ha urtato un autocarro Fiat Iveco parcheggiato sul ciglio della strada, sulla destra rispetto alla sua direzione di marcia. Sul posto, quindi, sono intervenuti gli equipaggi dell’Infortunistica, che hanno avviato i rilievi finalizzati a determinare le cause dell’accaduto, ancora in corso di accertamento, e hanno sottoposto l’automobilista all’alcoltest. Dall’esame è stata riscontrata la condizione di ubriachezza, con un tasso superiore a due grammi per litro (il limite è 0,5).
C’è invece un incidente stradale alla base della scoperta dello stato di alterazione di un 65enne, che, con la sua Bmw 116D, stava percorrendo via Bazzini. L’automobilista, infatti, all’altezza dell’incrocio con via Respighi si è scontrato con la Bmw 320 guidata da un 33enne. Le verifiche della Polizia locale su entrambi gli automobilisti, effettuate direttamente sul posto, hanno fatto emergere che il 65enne aveva un valore di alcol nel sangue di oltre il doppio del consentito, di poco superiore a un grammo.
Infine, è stato fermato in viale Monte Kosica intorno alle 3 di notte, i durante consueti pattugliamenti notturni del territorio, un 28enne anche lui risultato in stato di ebbrezza. In particolare, il giovane stava guidando un’Alfa Romeo Giulietta nonostante, come ha poi rivelato l’alcoltest, avesse un tasso alcolico di quasi il triplo del consentito.
Ai tre conducenti, tutti residenti in città, è stato contestato il reato di guida in stato di ebbrezza definito dall’articolo 186 del Codice della strada, che ha fatto scattare il ritiro delle patenti e il fermo amministrativo per sei mesi dei veicoli di proprietà, ovvero l’Opel e la Bmw; l’Alfa Romeo, invece, non è interessata da provvedimenti dal momento che è intestata a un’altra persona. Sarà ora l’Autorità giudiziaria a decidere in quale misura applicare l’eventuale sanzione penale a carico degli automobilisti. La situazione più complessa è quella del 49enne, la cui alterazione (superiore a 1,5 grammi di alcol nel sangue) lo colloca nella terza e più grave fascia individuata dalla normativa, che prevede un’ammenda fino a 6mila euro, anche raddoppiabile tenendo conto della dinamica dell’incidente, l’arresto da sei mesi a un anno e la sospensione della patente da uno a due anni.
Mentre gli altri due conducenti ricadono nella seconda fascia di gravità definita dell’articolo 186 del Codice, da 0,8 a 1,5 grammi di alcol nel sangue: secondo questa fattispecie l’ammenda può arrivare a 3.200 euro, l’arresto a sei mesi e il ritiro del documento di guida a un anno. Inoltre, le sanzioni potranno essere aumentate da un terzo alla metà per il 28enne, dal momento che i fatti sono stati commessi nelle ore notturne (dopo le 22 e prima delle 7), e del doppio per il 65enne a causa dell’incidente stradale in cui è rimasto coinvolto.

GIÀ 68 CASI DI GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

I dati del primo semestre del 2022 sono i più elevati degli ultimi anni, caratterizzati dalle restrizioni per la pandemia. Sette conducenti fermati dopo aver assunto stupefacenti

Sono stati 68 i casi di ubriachezza al volante rilevati dalla Polizia locale di Modena nel primo semestre dell’anno, in sostanza quasi uno ogni tre giorni. Il dato costituisce il picco dell’ultimo triennio, caratterizzato sia nel 2020 sia nel 2021 dalle restrizioni alla circolazione dei veicoli legate alla pandemia e quindi, in proporzione, da un numero inferiore di violazioni; ma soprattutto è destinato a superare anche i livelli del 2019, quando gli episodi di guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche erano stati 81 nell’arco dei 12 mesi.

I 68 casi di violazione all’articolo 186 del Codice della strada, che disciplina questo illecito con ricadute particolarmente pericolose sia per sé sia per gli altri utenti della strada, spesso alla base di incidenti, sono stati soprattutto di rilevanza penale, ovvero le situazioni più gravi. La normativa afferma, infatti, che i minori di 21 anni, i neopatentati (ossia chi possiede il documento di guida da meno di tre anni) e i conducenti professionali durante l’esercizio dell’attività devono avere un tasso di alcol alcolico nel sangue pari a zero; per tutti gli altri, il limite di legge è di 0,5 grammi, un livello che già raddoppia per gli automobilisti il rischio di provocare un incidente stradale.

Se il tasso alcolico è superiore risulta superiore a 0,8 grammi per litro, la violazione diventa appunto di natura penale, come è successo quest’anno nel 78% delle circostanze (53 su 68). Le restanti 15 violazioni riscontrate dalle pattuglie del Comando di via Galilei del primo semestre del 2022 hanno avuto, invece, un profilo amministrativo, caratterizzate cioè da un livello di livello di alcol tra 0,5 e 0,8; oppure superiore a zero per i citati minori di 21 anni, neopatentati e i conducenti professionali. Anche nel 2020 le violazioni penali erano state la maggioranza (38 casi su 48 complessivi, con un’incidenza percentuale del 79%), mentre negli altri anni la forbice era stata meno estesa: 43 casi su 81 nel 2019, ovvero il 53%; 25 su 50 nel 2021, la metà.

Nel 2022 risultano in aumento, rispetto agli ultimi anni, pure i casi di violazione all’articolo 187 del Codice, la guida sotto effetto di droghe: nel primo semestre di quest’anno i casi rilevati sono stati sette, meno di quelli delli del 2019 (nove) e più del 2020 (quattro) e del 2021 (sei).

Le pene per i responsabili di questi illeciti, amministrativi e penali, sono particolarmente pesanti: si va da verbali da migliaia di euro, incrementati se le violazioni vengono commesse di notte o fanno scaturire incidenti, con sospensioni pluriennali della patente e sequestri dei veicoli, per arrivare alle situazioni più gravi come l’omicidio stradale, reato che prevede fino a 12 anni di reclusione e ritiro della patente per 30 anni per chi causa uno schianto mortale in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe.