Settantamila euro all’impianto dei vigili del fuoco, 56mila alle Dogali e 35mila alle Pergolesi e altrettanti all’impianto della Città dei ragazzi, per un totale che sfiora i 200mila euro. Sono i contributi straordinari destinati dal Governo al sostegno delle piscine comunali di Modena, come comunicato in Consiglio dall’assessora allo Sport Grazia Baracchi che ha risposto, nella seduta di giovedì 16 giugno, a un’interrogazione della consigliera Elisa Rossini di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia. L’istanza si concentrava, in particolare, sulle difficoltà economiche delle Dogali e sul relativo sostegno dell’Amministrazione, domandando se “i consistenti aiuti con cui si è deciso di supportare l’attività della società che gestisce le Dogali siano sufficienti per garantire agli utenti la fruizione delle piscine”, anche in relazione “alla difficoltà della società di far fronte agli impegni presi, pure in presenza di questi aiuti pubblici”. Nell’interrogazione si chiedeva, inoltre, “come si interverrà per risarcire gli utenti del disservizio scaturito dall’impossibilità di fruire della vasca di 50 metri” dopo che a metà aprile era stato chiuso in anticipo, rispetto alla fine della stagione, il “pallone” collocato appunto sopra la vasca principale.
Nella risposta, l’assessora ha sottolineato innanzi tutto che l’azione del Comune è finalizzata a “continuare a garantire la sostenibilità economica della gestione e, quindi, a permettere agli utenti la fruizione pubblica dell’impianto” concesso in gestione. Per questo motivo lo scorso dicembre l’Amministrazione ha revisionato il piano economico-finanziario delle Dogali, aggiornando il documento con l’obiettivo di assicurare l’apertura delle vasche nonostante i costi, a causa dell’emergenza sanitaria, non fossero più compatibili con gli accordi di gestione in corso. In questi mesi un percorso analogo sta riguardando anche la struttura delle Pergolesi di via Divisione Acqui.
“La normativa sulle concessioni, già prima del Covid, prevedeva i casi in cui le Amministrazioni devono intervenire per riequilibrare le gestioni a fronte di eventi imprevisti – ha spiegato Baracchi in aula – e in questo contesto l’ammontare degli aiuti deliberati dall’ente locale sono commisurati allo squilibrio determinato sui bilanci 2020 e 2021 dalla pandemia in termini di mancati guadagni dovuti a chiusure e restrizioni” a cui si è aggiunto l’aumento dei costi. Quest’intervento di riequilibrio ha consentito alle Dogali di “reggere per alcuni mesi al rincaro esponenziale dell’energia”, riuscendo a garantire la disponibilità della vasca coperta da 50 metri fin quasi alla fine della stagione invernale.
Dunque la chiusura anticipata della vasca principale “è stata limitata a quattro settimane – ha precisato l’assessora – e non ha interrotto i servizi e le attività. Per contro, questa azione ha generato un risparmio di 80mila euro nello stesso periodo, dal momento che l’impatto sui costi energetici della vasca da 50 metri coperta con la struttura pressostatica, il pallone, rappresenta circa il 60% dei costi complessivi”. Nel frattempo, l’Amministrazione ha sollecitato il Governo, muovendosi nel contesto delle azioni sviluppate pure dal coordinamento nazionale dei gestori delle piscine, riuscendo a ottenere contributi straordinari per 196mila non limitati alle sole Dogali, ma estesi anche alle altre vasche cittadine, nell’attesa di “ulteriori fondi dalla Regione Emilia-Romagna”, con particolare riferimento agli impianti dotati di copertura e che perciò necessitano di maggiore energia per il funzionamento.
Al fianco dei sostegni economici, Baracchi ha fatto presente che l’Amministrazione comunale “ha previsto in Bilancio, per gli impianti natatori, ulteriori risorse per la manutenzione straordinaria, che in gran parte sarà destinata a interventi di efficientamento energetico, in modo da assicurare la sostenibilità economica di queste strutture”. E ha aggiunto che “è stato candidato al bando nazionale Pnrr Sport un progetto di riqualificazione delle Dogali, volto sempre all’efficientamento energetico”.
Entrando nel dettaglio della chiusura anticipata della vasca da 50 metri, che nella stagione invernale è rimasta operativa fino a sabato 16 aprile, per poi riaprire il 16 maggio per la stagione estiva, l’assessora ha spiegato che “non si sono registrati disservizi e necessità di effettuare interventi di risarcimento” visto che l’attività natatoria è stata rimodulata e collocata, per quanto possibile, nella vasca da 25 metri, dove gli utenti hanno avuto modo di accedere alle stesse condizioni e orari “senza perdere quindi l’effetto dei titoli di accesso sottoscritti”; mentre in alcune circostanze è stata prorogata della scadenza degli abbonamenti non goduti nel periodo di stop. Per quanto riguarda le società sportive che utilizzano le Dogali, nella maggior parte dei casi “la stagione sportiva era quasi ultimata” e le gare di pallanuoto nel periodo 16 aprile-16 maggio hanno ottenuto dalla federazione l’autorizzazione a spostamenti della sede.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha rilevato che la piscina “è stata finanziata negli anni senza che ci sia stato un ‘ritorno’ per il Comune, peraltro mentre altri impianti hanno dimostrato che è possibile sostenersi da soli”. Il consigliere ha osservato, poi, che “gli introiti scaturiti dagli eventi ludici, per giovani e non solo, organizzati alle Dogali dovrebbero essere conteggiati nel computo delle entrate dell’impianto: il Comune ne tenga conto quando valuta la situazione economica di questa struttura”.
Marco Forghieri (Pd) ha sottolineato l’importanza del fatto che nel periodo di chiusura delle Dogali “non ci siano state conseguenze per gli utenti” e ha messo l’accento “sul valore dei sui fondi messi a disposizione dal Comune a favore delle piscine che certo stanno affrontando una situazione straordinaria come quella legata, appunto, all’aumento dei costi energetici. Si tratta – ha aggiunto – di un fenomeno su gli enti locali hanno limitato campo d’azione”.
In replica, la consigliera Elisa Rossini ha auspicato che, nel contesto del sostegno economico assicurato nel corso degli anni dall’Amministrazione comunale alle Dogali, che comprende anche azioni di manutenzione delle strutture “finanziate con interventi del valore di centinaia di migliaia di euro, non si crei quindi una situazione di privilegio a favore di questo impianto rispetto ad altri. Ovvero, per esempio, piscine private con rilevanza e funzione sociali, in un momento comunque di grande difficoltà”.