Sono già 1.054 le richieste pervenute al Patronato Acli di Bologna per il Bonus di 200€ per i lavoratori e le lavoratrici domestiche.
Il Decreto Aiuti del 17 maggio 2022, per far fronte agli aumenti delle materie prime e dell’energia, ha previsto un Bonus di 200 euro per 31 milioni di lavoratrici e lavoratori. Solo alcune categorie, però, sono obbligate a presentare la domanda all’INPS. Il Patronato Acli di Bologna si sta occupando in particolare dei lavoratori domestici, rispondendo a una specifica sollecitazione del legislatore. “Abbiamo strutturato una modalità di servizio temporanea, multicanale, dedicata alle lavoratrici e lavoratori domestici, che si affianca all’attività che svolgiamo tutti i giorni – ha dichiarato il Presidente del Patronato Acli, Filippo Diaco. Infatti, ai lavoratori domestici l’indennità una tantum arriverà solo se ne faranno esplicita richiesta. “Riteniamo sia un nostro dovere cercare di informare capillarmente la platea degli interessati”, prosegue Diaco. Per questo, il Patronato Acli sta cercando di far arrivare la comunicazione a tutti quei “collaboratori domestici regolari, una categoria di lavoratrici e lavoratori che silenziosamente garantiscono la cura dei nostri anziani, delle nostre famiglie e la tenuta del welfare del Paese” prosegue. L’importo non sarà anticipato dalle famiglie e, una volta presentata la domanda, l’INPS pagherà a partire dal mese di luglio 2022.
“I lavoratori domestici interessati dalla misura potranno recarsi nelle sedi del Patronato Acli, dove gli operatori li aiuteranno nel compilare e inviare la richiesta in via telematica all’INPS, oppure potranno scegliere la modalità di servizio online a distanza tramite il sito dedicato bonuscolfbadanti2022.info. Il servizio è gratuito”, spiega il Presidente.
Il settore badanti e collaboratori domestici presenta purtroppo uno dei più alti tassi di irregolarità lavorativa, che raggiunge quasi il 60% del totale. “Come denunciano da tempo le Acli – prosegue Diaco – questo fenomeno ha un impatto diretto sulla sicurezza dei lavoratori e dei familiari, dato che i lavoratori senza contratto non possono accedere alla rete di formazione e tutela che invece protegge i lavoratori domestici regolari, né tanto meno ricevere il bonus 200 euro”. E l’attività di informazione su questo beneficio comincia a dare i suoi frutti: “abbiamo appena cominciato a raccogliere le istanze dei lavoratori e, ad oggi, ne sono arrivate già 1.052” spiega Diaco. Queste provengono per il 95% da donne e solo per. Il 5% da uomini. L’età media dei richiedenti è 53 anni. Nell’87% dei casi si tratta di cittadine e cittadini stranieri, in linea con il dato generale della categoria professionale. “Si tratta di un aiuto significativo”, conclude Diaco, “di cui, però, ancora pochi sono a conoscenza”.