Economia circolare, sostenibilità, riuso e recupero delle risorse, carbon neutrality: sono tutti aspetti solitamente associati alla gestione di rifiuti; tuttavia, rappresentano in realtà temi di largo impatto con ricadute significative anche nell’ambito del trattamento delle acque reflue.
Per approfondire l’argomento, il Gruppo Hera e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna promuovono il seminario “Waste to Value: le sfide della depurazione tra innovazione e sostenibilità” che si terrà venerdì 10 giugno, dalle 9 alle 13, al DICAM, sede di via U. Terracini 28, presso l’aula TA-01.
L’incontro si prefigge l’obiettivo di discutere di innovazione nel settore e di soluzioni e progetti affinché le acque reflue siano intese come una risorsa, in uno scenario di cambiamenti socio-economici e ambientali per il quale è di primaria importanza perseguire la valorizzazione degli “scarti” a 360°, e quindi anche il recupero e riutilizzo delle acque in uscita dai processi di depurazione, che possiedono tutte le caratteristiche per potere essere reimmesse nell’ambiente. Un esempio è già attivo proprio nel bolognese: grazie al protocollo siglato tra la Regione Emilia-Romagna, Consorzio della Bonifica Renana, Atersir, Arpae ed Hera, una parte delle acque reflue in uscita dall’impianto di depurazione bolognese Idar vengono convogliate e riutilizzate nel Canale Navile e nel Canale Savena abbandonato, garantendo così una portata minima di base. Dalla sua attivazione nel 2018, questo progetto ha permesso il recupero di circa 12 milioni di metri cubi d’acqua.
Nel corso del Convegno saranno numerosi gli interventi tecnici dedicati alla presentazione di progetti innovativi applicati al trattamento delle acque reflue, per poi concludere la mattinata di lavoro con una tavola rotonda che discuterà la promozione di linee guida per una pianificazione strategica da adottare in un’ottica di medio termine per agevolare la transizione ecologica del settore.
Da tempo l’università e le multiutility collaborano su questi temi e al seminario parteciperanno anche Utilitalia, la Regione Emilia-Romagna, Atersir, Arpae, il Consorzio della Bonifica Renana, Università di Trento, Università di Firenze, Università Politecnica delle Marche, Politecnico di Torino, Ireti, Smat, A2A.
La partecipazione è gratuita, ci si può registrare su https://eventi.unibo.it/workshop-gestione-acque-reflue/registrazione-all-evento e i lavori potranno essere seguiti sia in presenza sia in remoto sulla piattaforma Teams.