KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Il conflitto in Ucraina è al novantanovesimo giorno ma la tensione non sembra diminuire. Sul campo continuano i combattimenti mentre da Washington e Londra vengono annunciati nuovi aiuti militari a Kiev.
Dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sulla fornitura a Kiev di sistemi missilistici “più avanzati”, anche il Regno Unito ha fatto sapere che invierà all’Ucraina sistemi di lanciarazzi multipli a lungo raggio. Lo ha riferito il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace, citato dalla Cnn. Aiuti militari, quindi, destinati a supportare le forze di Kiev in un paese in cui i combattimenti continuano strada per strada. Secondo quanto riportato dalla stessa emittente statunitense, il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, ha affermato che nella città di Severodonetsk i combattimenti in strada continuano ma le forze russe ora occupano circa l’80% della città. L’offensiva nell’est del paese prosegue. Secondo l’intelligence britannica, la Russia ha preso il controllo della “maggior parte” di Severodonetsk.
“La via principale nella sacca di Severodonetsk – spiega l’intelligence britannica nell’ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito – rimane probabilmente sotto il controllo ucraino, ma la Russia continua a ottenere costanti risultati locali, resi possibili da una forte concentrazione di artiglieria. Questo non è accaduto senza costi e le forze russe hanno subito perdite nel processo. Attraversare il fiume Siverskyy Donets, che è una barriera naturale ai suoi assi di avanzamento – si legge ancora nel bollettino -, è vitale per le forze russe mentre si assicurano l’oblast di Lugansk e si preparano a spostare l’attenzione sull’oblast di Donetsk”. In base all’analisi offerta da Londra, quindi, i potenziali siti di attraversamento del fiume potrebbero essere Severodonetsk, la città di Lysychansk e l’area di Lyman. In queste zone, però, “la linea del fiume probabilmente rimane ancora controllata dalle forze ucraine, che hanno distrutto i ponti esistenti”.
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