“Un testimone della nostra storia, un partigiano dei diritti la cui testimonianza è un esempio per tutti”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha ricordato così il presidente onorario dell’Anpi Carlo Smuraglia, scomparso a 98 anni.

Partigiano, avvocato, docente e parlamentare per tre legislature, Smuraglia ha guidato l’Anpi tra il 2011 e il 2017, con il modenese Luciano Guerzoni come vice presidente vicario, e nel 2020, in piena pandemia, partecipò in collegamento al Consiglio comunale di Modena dedicato al 25 aprile. Anche il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi ha espresso il cordoglio per la sua scomparsa.
In quell’occasione Smuraglia ricordò che i modenesi parteciparono attivamente, a fianco degli alleati, ai combattimenti per liberare la città e, riferendosi alla pandemia disse: “È un momento doloroso, ma il nostro passato ci aiuta a capire il presente e a individuare la strada per il futuro, ricordandoci che dobbiamo saper prendere in mano il nostro destino. E l’impegno civile che allora ha caratterizzato, le lotte per la liberazione, oggi si declina nella solidarietà che connota i nostri comportamenti, in particolare verso chi è in prima linea nel contrastare l’epidemia”. Smuraglia sottolineò che “il popolo italiano è messo alla prova oggi come lo fu allora, e se ora siamo qui, liberi, è perché qualcuno in quegli anni si è adoperato per darci un futuro e mettere le basi per i diritti che abbiamo ottenuto: oggi dobbiamo fare lo stesso e potremo dire ai nostri figli che ci siamo impegnati per la libertà”.

 

Anche lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna rende onore a Carlo Smuraglia, amatissimo presidente onorario dell’Anpi, scomparso a 98 anni. Partigiano e protagonista della storia del nostro Paese, custode della Costituzione nata dalla Resistenza, senatore e giurista, Smuraglia è stato uomo di diritti sempre dalla parte degli sfruttati e dei perseguitati. Vogliamo ricordarlo anche come autore della legge che consente l’attività lavorativa dei detenuti. Lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna rinnova il suo impegno nell’opera di trasmissione della Memoria storica verso le nuove generazioni e partecipa al dolore della famiglia di Carlo Smuraglia e della “sua” Anpi.

 

“Con Carlo Smuraglia se ne va una figura che ha incarnato in tutta la sua vicenda umana, politica e professionale i valori repubblicani e democratici nati dalla Resistenza.
Lo ricordiamo con particolare affetto alla guida dell’Anpi, per la sua appassionata difesa dei valori della Costituzione, ogni volta che sono stati messi in discussione. Il suo impegno, anche nelle aule dei tribunali e parlamentari, ha sempre guardato alla difesa della democrazia e dei diritti, in particolare di quelli che si sostanziano nel lavoro.
Come Sindaco di Bologna esprimo il profondo cordoglio della città e dell’Amministrazione per questa grave perdita. Un cordoglio al quale uniamo un forte sentimento di riconoscenza per una vita spesa interamente per il bene comune. Ci stringiamo forte alla moglie Enrica, ai figli, ai nipoti e ai tanti compagni di viaggio di Smuraglia”. Così il sindaco di Bologna Matteo Lepore sulla scomparsa del presidente emerito dell’Anpi.