Grazie alla proroga della scadenza, c’è tempo fino a venerdì 3 giugno per i giovani laureati che intendono presentare la propria candidatura per partecipare alla settima edizione della Summer School Renzo Imbeni, il corso di formazione avanzata sull’Unione europea promosso dal Comune di Modena in partnership con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con la Fondazione Collegio San Carlo e con il contributo della Fondazione di Modena. L’iniziativa si svolge dall’1 al 6 settembre, è dedicata ad approfondire programmi e prospettive delle istituzioni europee ed è riservata a 30 giovani laureati, a due dei quali al termine del corso sarà assegnata una borsa di studio da 5 mila euro per un tirocinio al Parlamento europeo di Bruxelles che si svolgerà nei primi sei mesi del 2023.
Il tema di questa edizione, con un titolo ancora provvisorio, è “Un’Unione politica, un mondo nuovo. Un’Europa che protegge e innova”. L’avviso è consultabile sul sito www.comune.modena.it/summer-school.
Intitolata al modenese Renzo Imbeni, vice presidente del Parlamento europeo per dieci anni, tra il 1994 e il 2004, all’iniziativa collaborano l’Istituto Affari Internazionali, il Consiglio italiano del Movimento europeo e il Centro Studi sul Federalismo; anche per questa edizione è stato ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Anche nell’edizione 2022 è prevista la partecipazione di figure accademiche di alto profilo, con il coinvolgimento anche di referenti politici e istituzionali, think tank europei ed esponenti della società civile, “a garanzia – come spiegano i promotori – di una combinazione armonica tra i fondamenti teorici e le applicazioni pratiche”.
La selezione è rivolta a cittadini dell’Unione europea o di un Paese candidato all’adesione in possesso, da non più di tre anni, di una laurea magistrale (o specialistica o equipollente) in discipline economiche, giuridiche, socio-politiche o umanistico-letterarie, che abbiano superato esami in almeno uno degli ambiti del diritto dell’Unione europea o internazionale, lingue e culture dei Paesi dell’Ue, storia o economia dell’integrazione europea. I candidati, inoltre, devono conoscere sia l’italiano che l’inglese.