Uno ha curato l’inserzione e i contatti con l’acquirente, che correvano sia telefonicamente che via email l’altro invece ha incassato il corrispettivo accreditatogli sulla sua postepay relativo all’acquisto di un’autovettura Fiat Panda con motore non funzionate al prezzo di 2.900 euro che però non è mai stata consegnata.
I due presunti truffatori siciliani sono però stati identificata dai carabinieri della stazione di Carpineti a cui la vittima, un 60enne reggiano si è rivolto denunciando il raggiro. Con l’accusa di concorso in truffa i carabinieri della stazione di Carpineti hanno quindi denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 40enne e un 36enne, entrambi della provincia di Catania.
La vittima, 60enne abitante nel reggiano, con l’intento di acquistare l’auto ha risposto ad un annuncio pubblicato su market place di Facebook relativo alla vendita di una Fiat Panda commercializzata con il motore non funzionante a 2.900 euro.
Il venditore per essere maggiormente credibile ha inviato via email le foto dei locali di una carrozzeria, di cui ha anche detto di esserne il proprietario, dove si trovava l’auto. Concordate le modalità di pagamento attraverso ricarica di postepay l’acquirente provvedeva a versare l’intero corrispettivo, ovvero 2.900 euro, con la promessa del venditore di consegnare tramite una bisarca l’auto nei prossimi successivi per poi scoprire di essere stato raggirato allorquando oltre a non venirgli consegnata l’auto si è trovato nella materiale impossibilità di contattare l’inserzionista sparito nel nulla.
Materializzato di essere rimasta vittimo di un raggiro l’uomo si è presentato ai carabinieri della stazione di Carpineti formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono associato all’inserzione esca e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i Carabinieri di Carpineti catalizzavano le attenzioni investigative sul 40enne che aveva portato avanti la trattativa e il 26enne intestatario della postepay nei cui confronti sono stati acquisiti una serie di elementi di presunta responsabilità per il reato di concorso in truffa per le cui ipotesi di reato sono stati quindi denunciati.