Ammonta a 270 mila euro la cifra che il Comune di Modena prevede di ottenere nel 2022 in relazione alle aree incluse nelle zone Peep e Pip del territorio cittadino. La previsione urbanistica è contenuta nella delibera sulle entrate che ha ottenuto il via libera dal Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 3 marzo, nell’ambito dell’approvazione del Bilancio di previsione 2022 – 2024 dell’Ente.
Il provvedimento della giunta, proposto dall’assessora all’Urbanistica e Politiche abitative Anna Maria Vandelli, ha ricevuto il voto favorevole della maggioranza, contrario di Lega Modena, FI e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, e con l’astensione di M5s e Modena sociale.
L’entrata prevista deriva per 120 mila euro da riscatti del diritto di superficie di aree destinate alle attività produttive e terziarie, i cosiddetti Pip, Piani di insediamenti produttivi, e per 150 mila euro dal riscatto del diritto di superficie di abitazioni in zona Peep, su cui è in corso la procedura che consente ai proprietari degli alloggi acquistati in diritto di superficie di acquisirne la piena proprietà con l’acquisto dei terreni.
Per il 2022 non sono previste cessioni in diritto di superficie su aree Peep né alienazioni di aree di proprietà comunale destinate alle attività produttive e terziarie.
TARIFFE DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE INVARIATE
Approvate anche le delibere accessorie al Bilancio per gli adeguamenti dei Regolamenti su imposta di soggiorno, entrate tributarie e canone patrimoniale per pubblicità
Rimangono pressoché invariate nel 2022 le tariffe dei servizi a domanda individuale resi dal Comune di Modena, un elenco di prestazioni che comprende tra gli altri gli asili nido e le mense, ma anche i centri diurni e i bagni pubblici.
Lo ha deciso il Consiglio comunale approvando, nella seduta di giovedì 3 marzo, la delibera accessoria al Bilancio di previsione 2022 – 2024, proposta dal vicesindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, con il voto a favore della maggioranza, contrario di Lega Modena, FI e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, e con l’astensione del M5s e di Modena sociale.
Tra le delibere accessorie discusse e approvate insieme al Bilancio, anche gli adeguamenti del Regolamento sull’imposta di soggiorno alle novità normative sui termini e le modalità di presentazione della dichiarazione, del versamento dell’imposta con l’introduzione della modalità telematica di pagamento del PagoPA, e altro, oltre all’adesione al portale della piattaforma Airbnb nell’ambito della convenzione Anci stipulata per i Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno. La delibera è stata approvata con il voto a favore della maggioranza, contrario di Lega Modena, FI, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia e Modena sociale, e con l’astensione del M5s.
Con la stessa votazione, il Consiglio ha inoltre dato l’ok alla delibera accessoria di adeguamento del Regolamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, e del Regolamento delle entrate tributarie. In particolare, su quest’ultimo si interviene per allinearlo alla normativa nazionale, mentre le modifiche al Regolamento del canone patrimoniale per le pubblicità sono volte a conferire maggiore chiarezza interpretativa ai fini applicativi, esplicitare l’inquadramento della categoria tariffaria per le nuove strade, aggiornare la disposizione regolamentare rispetto alla nuova disciplina nazionale degli impianti di telefonia mobile e introdurre l’esenzione dell’esposizione pubblicitaria effettuata da Stato ed enti territoriali oltre che per affissioni effettuate per fini non economici da soggetti “non profit” con significativo interesse pubblico anche di promozione e valorizzazione delle eccellenze sul territorio modenese.
Anche per l’imposta di soggiorno e per il canone patrimoniale sono confermate le tariffe dello scorso anno.
La delibera accessoria sui servizi a domanda individuale, nel dettaglio, determina l’offerta ai cittadini nei settori del welfare, della scuola e della cultura: sono compresi anche il prolungamento d’orario per asili nido e scuole materne, il trasporto scolastico, il servizio di pre-scuola elementari, le case albergo comunali e i centri residenziali per persone disabili adulte, i musei e la sala prove. Per questi servizi, l’impegno economico totale per l’Ente è pari a 20 milioni e 121 mila euro. Le tariffe previste per i cittadini ammontano complessivamente a 8 milioni e 475 mila euro, con una percentuale di copertura dei costi per il Comune pari al 42,1 percento; per le rette dei nidi è confermata la riduzione già introdotta attraverso il contributo della Regione. La cifra delle entrate destinate all’Ente aumenta al 54,2 percento se alle tariffe si aggiungono le contribuzioni e le entrate a specifica destinazione. Il disavanzo dei servizi a domanda individuale, ovvero le spese totali per i servizi sottratte le entrate totali, è di 9 milioni e 219 mila euro, che costituiscono l’impegno che il Comune copre con la fiscalità generale.